Fiaccolata per Anouk, cane accoltellato dal vicino. Il padrone: "Ora è giusto mobilitarsi"

Busnago, indagine di Ats e Carabinieri. "Ho scritto a Maria Vittoria Brambilla, paladina degli animali: la mia Amstaff non faceva male a nessuno, aggressione inspiegabile"

Busnago, 28 febbraio 2023-   "Giustizia e una fiaccolata per Anouk". La morte del meticcio di Busnago, accoltellato da un vicino, finisce sulla scrivania di Maria Vittoria Brambilla, paladina degli animali. "Le ho scritto una lettera, spero ci aiuti a restituire un po’ di dignità alla nostra cagnolina. L’amavano tutti i bambini del quartiere, non meritava di finire così", dice Francesco Zubba, 36 anni, proprietario del simil Amstaff di quasi 5 anni colpito sabato con una lama da cucina da un 61enne in via Libertà, dopo che se l’era visto piombare addosso, mentre era a passeggio con il proprio meticcio.

Per lui, 10 giorni di prognosi. È successo tutto in pochi minuti, l’animale era riuscito a uscire dal cancello e a guadagnarsi la strada, in casa in quel momento non c’era nessuno. «Ha aggredito quando quell’uomo le ha sferrato il primo fendente - continua Zubba - così hanno raccontato i testimoni. Io non c’ero. Ho percorso 25 chilometri in 11 minuti per tornare, ero a Rivolta d’Adda per lavoro. Mi hanno avvisato alcuni familiari. Ma quando sono arrivato era troppo tardi: la mia cucciola era morta davanti alla nostra porta. L’ho trovata in una pozza di sangue per i colpi ricevuti". "Perché ucciderla in quel modo? Anouk era assicurata, vaccinata, curatissima. Non c’è motivo di essere così crudeli".

Fra i due proprietari i problemi non mancavano, "avevo alzato la recinzione a 2 metri e 20 con il permesso del condominio per evitare il contatto fra la mia femmina e la sua. Avevo pregato il signore di passare dal retro, sui box, dove i nostri animali non potevano vedersi. Ma lui preferiva passeggiare davanti". Poche ore fa, l’ultimo capitolo di una vicenda cominciata da tempo. "Non c’era ragione di accanirsi così. Lui è andato a prendere un coltello da cucina a casa, è tornato sui suoi passi e l’ha finita". Zubba non ha dubbi: "Anouk era dolce, si addormentava ogni sera accanto alla mia bambina di 2 mesi. Nessuna famiglia lascerebbe un esemplare pericoloso vicino alla figlioletta. L’altra bimba di 5 anni l’adorava, abbiamo dovuto dirle che è volata in cielo. Ma è disperata. Come noi".

Sulla vicenda è aperta un’indagine, Ats e carabinieri stanno ricostruendo la dinamica e le responsabilità. Fra due settimane si terrà il corteo "per ricordare un’innocente".