
Gianni Bugno trionfa sul traguardo di Stoccarda davanti a Rooks e Indurain
Monza - La scritta a caratteri cubitali, per ricordare i suoi trionfi mondiali, ha resistito a lungo in viale Libertà, a due passi dal sottopasso. In fondo, la lavanderia della famiglia Bugno non era molto distante. Trent’anni fa. Stoccarda. Gianni Bugno compie una delle imprese più belle ed emozionanti della sua carriera: la vittoria del campionato del mondo di ciclismo su strada. E per stasera la Villa Reale di Monza sarà illuminata con il tricolore: è questo l’omaggio simbolico e suggestivo che la città tributerà a Gianni Bugno in occasione dell’anniversario. L’iniziativa, promossa dall’Associazione Pedale Monzese e dal suo presidente Federico Gerosa, prevede un momento di ritrovo davanti alla Villa Reale alle 21.30 dove gli sportivi e gli appassionati di ciclismo potranno incontrare il campione monzese e ricordare insieme il Mondiale del 1991. "Monza è la città di tutti gli sport - spiega l’assessore Andrea Arbizzoni - per questo è doveroso riservare un omaggio significativo al grande campione del ciclismo mondiale, che ha conquistato il podio dopo una lotta al cardiopalma: una vittoria indimenticabile che rimarrà per sempre negli annali sportivi della nostra città". Tornare con la memoria a quel 25 agosto di trent’anni fa è un tuffo emozionante. Quel giorno fa abbastanza caldo, a Stoccarda. E in gara ci sono nomi da far tremare le vene ai polsi. Prima di tutti, Miguel Indurain, il navarro, reduce dalla conquista del Tour de France. La squadra italiana non ha un capitano, ma nomi di prima grandezza come quelli Maurizio Fondriest, di Claudio “El Diablo” Chiappucci o dell’esperto Moreno Argentin.
L’assalto finale vede in fuga il gruppetto costituito da quattro atleti straordinari: olandese Steven Rooks, il colombiano Alvaro Mejia e i due big, Miguel Indurain e Gianni Bugno. Negli ultimi 300 metri, il corridore spagnolo prova ad allungare, ma Bugno piazza lo scatto decisivo. Sembra fatta, non fosse per l’olandese Rooks, uno specialista nelle classiche, che rientra prepotentemente in lizza: il testa a testa è emozionante, ma alla fine a spuntarla è Bugno. Che alza le braccia, inizia ad applaudire, nel terrore generale che abbia “mollato” troppo presto. Per fortuna non è così. Il Mondiale è suo. Lo bisserà un anno più tardi a Benidorm, in Spagna. Gianni Bugno ricorda con emozione quel giorno, "anche se per me tutte le vittorie sono importanti, alcune sono più di prestigio di altre…. Quel giorno stavo bene, ci tenevo, venivo da un periodo di forma. Le braccia alzate troppo presto? No, ero sicuro che ce l’avrei fatta". La sera del 25 sarà alla Villa Reale. In bicicletta, "è stata una sorpresa anche per me da parte del Comune. Quando uno vince pensa a tutti gli allenamenti e ai sacrifici, Stoccarda fu particolare".