
"Io ero all’ospedale dove ho fatto il turno di notte - racconta un’infermiera che abita a fianco del defunto -. Alle 8 mi sono arrivate le prime telefonate che mi dicevano che una palazzina era in fiamme. Mio figlio aveva fatto tardi e dormiva. Ero preoccupatissima. Ma non sapevo dove precisamente era l’incendio. Quando sono tornata a casa ho visto il disastro e ho ringraziato Dio che la mia casa e soprattutto mio figlio stava bene. Anche se la disgrazia di Giorgio è stata terribile". "Non mi sono accorto di nulla, dormivo profondamente - ricorda il figlio -. Sono stato svegliato dai vicini che mi hanno detto di uscire di casa, fuori c’erano tante persone preoccupate e ho saputo che il signor Giorgio era intrappolato nel bagno, poiché la scala a chiocciola in legno era andata a fuoco. Sono arrivati carabinieri, tantissimi vigili del fuoco con scale e autobotti. Un vero putiferio di soccorsi, hanno chiuso via Assunta per farli passare, ci sono volute più di due ore per spegnere le fiamme. Noi abitiamo al civico 4 e fortunatamente siamo riusciti a rientrare. L’aria era irrespirabile". Di fronte alla casa di Giorgio Vincenzi, la vicina che per prima ha dato l’allarme è anche lei disperata: "Ero a letto ho sentito un odore acre di fumo. Subito ho controllato in casa, ma veniva dalla casa di Giorgio. E’ da tutta la vita che abitiamo in queste case. Con altri vicini abbiamo dato l’allarme, ho chiamato il 112". Anche il sindaco Fabrizio Pagani appena ha saputo della notizia è accorso sul posto. "Pieno cordoglio ai due figli - dice -. Non conoscevo Vincenzi, ha fatto una fine davvero terribile. Domani si potrà sapere qualcosa di più sulle cause".
Sonia Ronconi