BrianzAcque rallenta Caro energia e inflazione pesano sul bilancio

È la prima volta da anni: gli utili calano dai 10,7 milioni del 2021 ai 2,8 del 2022. Le tariffe all’utente restano tra le più basse in Italia e gli investimenti continuano.

BrianzAcque rallenta  Caro energia e inflazione  pesano sul bilancio

BrianzAcque rallenta Caro energia e inflazione pesano sul bilancio

di Martino Agostoni

I rincari dell’energia e l’inflazione rallentano anche l’acqua brianzola con BrianzAcque srl che chiude il 2022 in attivo, ma con il suo margine di utili eroso dai costi extra delle bollette di gas ed elettricità. L’assemblea dei soci dell’azienda pubblica dei servizi idrici sul territorio di Monza e Brianza, quindi i rappresentati della Provincia e i sindaci dei 55 Comuni targati Mb, ha approvato all’unanimità il bilancio di esercizio 2022, un’annata in cui la società ha dovuto fare i conti con lo scenario economico internazionale dell’impennata dei costi energetici. A fronte di un aumento dei ricavi dai 95,9 milioni del 2021 ai 109,8 milioni dell’anno scorso, si è registrato un calo degli utili dai 10,7 milioni avuti nel 2021 ai 2,8 milioni del 2022. L’azienda indica di aver avuto un incremento del prezzo medio dell’energia elettrica del 178% e del gas del 250%, rincari che ha cercato di compensare riducendo i consumi. Nell’ultimo anno quindi non c’è stata la performance aziendale a cui BrianzAcque aveva abituato con i bilanci precedenti sempre in miglioramento, ma comunque presenta conti in positivo e una capacità economica che non ha ridotto gli investimenti sul territorio né ha avuto ricadute negative sui costi dei servizi all’utenza. La tariffa dell’acqua per i brianzoli nel 2022 è stata in media di 1,4 euro al metro cubo, tra le più basse in Italia dove la media nazionale è di 2,1 euro al metro cubo, mentre l’anno scorso sono state realizzate opere per 49,1 milioni. Gli investimenti maggiori, pari al 49% delle disponibilità, hanno riguardato la manutenzione e il potenziamento delle infrastrutture fognarie, poi il settore acquedotto in cui sono stati spesi il 37% delle risorse ed è stata portata avanti la campagna di sostituzione dei vecchi contatori dell’acqua iniziata 3 anni fa e che è arrivata a cambiare il 36% del parco contatori sul territorio. Il comparto depurazione ha assorbito il 9% delle risorse, e l’intervento più rilevante è stato a Vimercate con l’avvio del nuovo impianto di bio-essicamento. L’esercizio 2022 presenta risultati "nient’affatto scontati nel contesto internazionale - ha commentato il presidente, Enrico Boerci - La scelta di continuare a investire nell’ottimizzazione e nell’ingegnerizzazione del servizio è stata coronata da 50 milioni di fondi dal Pnrr per l’ammodernamento e la digitalizzazione degli acquedotti".