Pedina e perseguita l’ex, primo braccialetto elettronico d’urgenza per stalking: applicato a 30enne brianzolo

Monza, l’uomo si appostava alla fermata del bus preso dalla ragazza. In un caso si sarebbe presentato con l’auto tappezzata di striscioni con frasi della giovane

Braccialetto elettronico

Braccialetto elettronico

Monza, 13 dicembre 2023 – Aveva tappezzato la sua macchina di striscioni con le frasi della ragazza. La pedinava, sotto casa, al lavoro, alla fermata del bus. Nonostante avvisi orali e denunce. Ora la Questura di Monza e della Brianza ha applicato il braccialetto elettronico “d'urgenza” a un trentenne italiano, residente in un comune dell'hinterland a sud di Monza, già condannato per stalking e ritenuto responsabile di atti persecutori nei confronti della giovane, con la quale aveva avuto un flirt . È il primo caso in Italia che vede applicato il nuovo Ddl contro la violenza sulle donne, entrato in vigore il 9 dicembre.

La stretta

Tra le "strette” della nuova normativa, l'applicazione del braccialetto in presenza dei soli “reati spia o minacce”. In caso di manomissione l'uomo potrà essere arrestato anche fuori flagranza di reato. La misura, proposta dal questore Salvatore Barilaro, è stata approvata dal presidente della sezione autonoma Misure di Prevenzione di Milano, Giuseppe Cernuto.

L’ossessione

L'uomo non si era rassegnato alla decisione della donna di non voler intraprendere una relazione sentimentale. L'uomo con precedenti penali e di polizia per rissa, danneggiamento e guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, ha evidenziato "pericolosità qualificata" a seguito di allarmanti episodi di atti persecutori, ha inoltre violato in diverse occasioni un precedente provvedimento di ammonimento del Questore e per questo arrestato in flagranza da personale della Squadra Mobile brianzola nel settembre scorso, dopo che, per l'ennesima volta, si era appostato presso la fermata dell'autobus utilizzato dalla ragazza per raggiungere il luogo di lavoro sito in una zona centrale del capoluogo brianzolo, cercando di raggiungerla con la propria autovettura tappezzata di striscioni con scritte riportanti frasi sulla stessa e venendo prontamente bloccato e trovato in possesso di tre cacciavite.

Il processo

A seguito del giudizio per direttissima, è stata disposta dal Gip del Tribunale brianzolo la misura cautelare del divieto di ingresso a Monza a cui è seguita la condanna in primo grado ad anni 1 e mesi 6 di reclusione. Tuttavia, nonostante la condanna e la misura cautelare, nel mese di novembre scorso e fino a pochi giorni fa, in più occasioni l'uomo ha raggiunto la ragazza sul luogo di lavoro, presso locali ove trascorreva la serata, ingenerando nella stessa e nei suoi amici e conoscenti un certificato stato di ansia.