
Incendio alla Ghezzi Cucine
Bovisio Masciago (Monza Brianza) – “È tutto distrutto, adesso non so se riusciremo a ricostruire". Enrico Ghezzi, titolare della Ghezzi Cucine guarda quello che resta del suo capannone: "Ci sono danni enormi, ancora tutti da quantificare".
Oltre mille metri quadrati ridotti in cenere, con tutto quello che conteneva. Hanno lavorato incessantemente di pomeriggio per spegnere le fiamme, i pompieri, sabato. Ma non solo: il lavoro è continuato l’intera notte e fino a ieri pomeriggio, per sedare gli ultimi focolai, completare le operazioni di raffreddamento, e mettere in sicurezza l’area. La giornata di oggi sarà dedicata a ulteriori accertamenti, per capire da dove possa essere scoccata la prima scintilla, che poi si è trasformata in un inferno.
“Ci sono delle ipotesi, ma non posso dire niente", spiega il titolare, che si avvaleva di una serie di montatori esterni. Sul tetto erano in corso degli interventi di manutenzione, con due operai al lavoro. Da lì potrebbe essere partita qualche scintilla di troppo. Oggi, molto probabilmente, partiranno anche le operazioni di demolizione dello scheletro rimasto del capannone e la rimozione delle macerie.
"Stavo facendo dei lavori in giardino quando ho visto il fumo nero alzarsi e poi ho sentito le sirene delle ambulanze – racconta il sindaco di Bovisio Giovanni Sartori –, ho chiamato la polizia locale per capire cosa stesse succedendo e poi mi sono recato sul posto". Qui, come i residenti nella zona di via Bonaparte dove c’era la Ghezzi Cucine, e i tanti curiosi accorsi, ha visto i pompieri al lavoro: 60 gli uomini con 20 mezzi arrivati da tutti i comandi della zona. "Qualcosa di devastante – racconta il primo cittadino –, si sono salvati solo alcuni spazi sul retro. Per fortuna le analisi effettuate hanno mostrato che non ci sono state emissioni tossiche, quindi non ci sono problemi per la salute pubblica".
Alcune famiglie che abitano nei dintorni erano uscite di casa, per precauzione, ma poi sono potute rientrare nelle loro abitazioni, senza rischi. In campo anche i carabinieri della compagnia di Desio, che stanno cercando di delineare quanto successo, e la polizia locale, che ha chiuso l’intera area attigua per diverse ore, deviando il traffico. La famiglia Ghezzi ha l’attività a Bovisio dal 1935. Ripartire sarà difficile adesso. L’azienda iniziò la sua storia come laboratorio artigianale, distinguendosi per l’alta qualità costruttiva soprattutto dei mobili da cucina. È arrivata ad avere fino a 40 dipendenti. Poi, agli inizi degli anni Novanta, la trasformazione e con l’aiuto di nuovi partner è cominciata l’era commerciale.