Monza, botte dal badante ubriaco: ma dopo 9 anni il processo non si farà

Uno dei casi più eclatanti di procedimenti chiusi senza nemmeno cominciare

Nel 2022 definiti per prescrizione 256 procedimenti penali davanti al giudice monocratico

Nel 2022 definiti per prescrizione 256 procedimenti penali davanti al giudice monocratico

Convocati al Tribunale di Monza a 9 anni dalle lesioni personali subìte nel 2013 dall’anziano genitore da parte del badante ubriaco, per sentirsi dire dal giudice che l’accusa era già prescritta senza che il processo fosse mai neanche iniziato. È l’esempio più eclatante della disfatta della giustizia. I reati sono quelli di minore entità, ma proprio quelli che colpiscono più spesso i comuni cittadini nel cuore e nel portafogli.

Come un altro processo per truffa aggravata e sostituzione di persona in cui il Tribunale monzese ha dovuto posare la pietra tombale sul procedimento penale a carico del socio di una società brianzola accusato di avere ottenuto una fideiussione a danno dell’altro socio attraverso dati falsificati e sostituendosi a lui nella documentazione con cui la richiedeva. I fatti contestati risalivano al 2014 e soltanto nel febbraio del 2019 è stata fissata la prima udienza del processo, che poi è stato più volte rinviato prima causa Covid e poi per il trasferimento e il cambio di diversi giudici. A dicembre si è scoperto che la prescrizione, che comunque non avrebbe permesso una sentenza definitiva, era invece già scattata a maggio ed era inutile proseguire. Nel limbo del colpo di spugna che cancella il reato anche processi con tante parti civili per reati odiosi, come ad esempio quelli di presunta malasanità.

Come potrebbe succedere per il dibattimento appena iniziato per le presunte lesioni colpose ai pazienti di due chirurghi ortopedici che hanno già patteggiato per corruzione per avere favorito una società produttrice di protesi per il ginocchio e ora devono rispondere dell’accusa di avere impiantato queste protesi anche quando non erano necessarie. Alcuni fatti risalenti al 2014 e 2015 sono di fatto già prescritti e la Procura sta cercando a colpi di aggravanti di scongiurare il peggio. Destinato alla prescrizione anche il processo per associazione a delinquere e turbativa d’asta nei confronti di 26 persone accusate di simulazioni sui punteggi da aggiungere a tavolino alle offerte per battere la concorrenza e aggiudicarsi gli appalti per la fornitura di macchinari per la cura del cancro in cambio di “ricompense” sotto forma di borse di studio e inviti a partecipare a convegni.