Bilancio, ritocchino sulle tariffe "Solo così non tagliamo i servizi"

La Giunta approva la manovra con il peso del caro energia: luce e gas costano 300mila euro in più

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di Sonia Ronconi

Via libera in Giunta al Bilancio. Ora il passaggio in Consiglio e il voto entro fine mese. È un bilancio che deve fare i conti con i rincari energetici e con un inevitabile taglio della spesa. Del resto pesa l’aumento di 300mila euro dei costi delle utenze di luce e gas per gli edifici pubblici. "Anche Meda sta affrontando un’esorbitante crescita delle uscite – spiega il sindaco Luca Santambrogio –. Sono i numeri che parlano chiaro: gas ed energia elettrica cresciuti di 300.000 euro, 430mila euro come maggiori costi per i servizi sociali (servizi nelle Rsa, nei centri a supporto dei disabili, tutela minori) oltre agli aumenti, legati all’inflazione, dei contratti in essere e agli aumenti del costo del personale frutto del nuovo contratto nazionale (+ 100.000 euro).Tutto questo ha reso necessaria una revisione sia delle entrate sia delle uscite, con scelte di rimodulazione delle fasce Isee e delle tariffe". E quindi, l‘addizionale comunale Irpef è stata incrementata dello 0,1% per ogni fascia, ad esclusione dell’ultima, aumentata dello 0,05% per raggiungere il massimo consentito dello 0,8%. Per andare incontro alle fasce più deboli è stata rivista la soglia di esenzione, che dall’1 gennaio sarà elevata da 16.000 a 17.500 euro diventando una delle più alte tra i comuni della provincia. Per quanto riguarda l’Imu è stata confermata la scelta presa nel 2019 di ridurre di 0,5 punti le aliquote applicabili a uffici, negozi e laboratori. Sul fronte Tari, invece, "le tariffe – chiarisce il sindaco – dovranno essere deliberate ad aprile, ma vedranno una riduzione, innalzata dal 10% al 15%, per gli utenti che provvederanno ad effettuare la domiciliazione bancaria".

Sono state poi adeguate all’Istat buona parte delle tariffe per i servizi a domanda individuale, con l’obiettivo di contenere il solo innalzamento dei costi dovuto all’inflazione. In particolare si è intervenuti innalzando il valore del buono pasto delle mense scolastiche: a fronte di un costo per l’Amministrazione di euro 5,80 si è previsto un valore massimo di 4,80 (ora 4,30), rimodulando però le fasce Isee. Le uniche nuove spese previste sono a supporto delle politiche giovanili e delle attività della Medateca.