Biciclettata per sostenere la Ciclofficina Mobile

Migration

Da largo Mazzini Ermanno Bernardi non ha assolutamente intenzione di andarsene. E anche i suoi clienti lo sostengono. Giovedì sera erano circa una ventina quelli che, in sella alla bici, hanno partecipato alla pedalata promossa per sostenere la causa del proprietario della Ciclofficina Mobile che, secondo il regolamento del comune di Monza del 2019, non può tenere in piazza il suo furgone per questioni di decoro. Una volta scaricato il materiale deve parcheggiarlo altrove. Ma per Bernardi furgone e stand sono un tutt’uno: non può svolgere la sua attività senza il suo furgone. E doversi spostare nei pressi della stazione, come gli è stato proposto dall’amministrazione comunale, significherebbe chiudere. L’artigiano ha promosso anche una raccolta firme per salvare la sua attività: oltre 2mila le persone che l’hanno sottoscritta chiedendo che Ermanno con la sua Ciclofficina (furgone compreso) possa rimanere in centro. "Già nel 2019 avevo avuto un incontro con l’assessore Massimiliano Longo e gli avevo spiegato la necessità di poter continuare a lavorare con il mio furgone in centro. Quello che svolgo è un servizio di pubblica utilità. Da allora non ho più ricevuto notizie, poi nelle ultime settimane la comunicazione di non poter sostare col furgone. Si parla tanto di ambiente e di transizione ecologica e io che offro questi servizi vengo allontanato". Barbara Apicella