
"Finalmente è arrivata, si è chiusa questa vicenda e posso riconquistare un po’ di libertà. Devo ringraziare in primis proprio voi del Giorno, grazie al quale si è sbloccata la vicenda". Di chi sia effettivamente il “merito” poco conta. Ciò che conta per davvero è che Bartolomeo Cerato, il 65enne di Desio che attendeva da quasi due anni di poter avere la carrozzina motorizzata ha raggiunto il suo obiettivo. E, con grande soddisfazione e senso di liberazione, può guidarla, muovendosi in città per le sue esigenze, "senza essere sempre di peso ad altri". Di recente, non sapendo più "dove sbattere la testa", l’uomo aveva scritto al presidente del consiglio Mario Draghi e al ministro per le Disabilità Erika Stefani. "Per avere una carrozzina motorizzata dalla ruota anteriore, sto aspettando dal novembre 2019! - le sue parole - Perché una richiesta di visita medica per fornitura protesica va fatta al bancone dell’ospedale e non tramite telefonata o email come tutte le altre? Perché per fornire una ruota motorizzata bisogna fare una gara d’appalto allungando i tempi a dismisura?". Le sue domande e la sua richiesta di aiuto non sono passate inascoltate. Il Ministero ha prontamente risposto, chiedendo ulteriori informazioni e promettendo di contattare l’azienda sanitaria di Desio.
E l’impasse è stato evidentemente superato, visto che l’attrezzatura nei giorni scorsi è stata consegnata al battagliero anziano di Desio, che aveva già avviato anche una raccolta di firme e minacciava un digiuno a oltranza. Per superare un calvario fatto di visite a lunga scadenza e rimandate, telefonate e mail, appuntamenti, burocrazia, carte bollate e disservizi vari.
Ale.Cri.