FABIO LUONGO
Cronaca

Ballate d’autore e sonorità jazz. La tavolozza di Ruggero Marazzi

Il raffinato chitarrista, che al debutto fu selezionato al Premio Tenco, torna sulle scene con il suo ultimo album. All’OppArt di Sovico spazio anche al tango argentino di Maria Liberti e al quartetto New Open Circle.

Ballate d’autore e sonorità jazz. La tavolozza di Ruggero Marazzi

Ballate d’autore e sonorità jazz. La tavolozza di Ruggero Marazzi

Il tango, il grande jazz e la canzone d’autore che si muove tra ballate americane e bossa nova. Sonorità eleganti e raffinate in un triplo appuntamento all’insegna della musica. Sono i concerti che risuoneranno nel fine settimana del centro culturale teatro OppArt di Sovico. Si comincerà oggi alle 19 con una serata dedicata al tango argentino: la ballerina e insegnante Maria Liberti si esibirà nella danza più passionale, in tutte le sue forme ed espressioni, e coinvolgerà il pubblico in una ritmata milonga, mentre il pianista Francesco Parravicini e la cantante Sofia Maria Riva ripercorreranno alcune delle canzoni più note della storia del tango.

Domani alle 20 si cambierà atmosfera con il palco di via Giovanni da Sovico che accoglierà il cantautore e chitarrista milanese Ruggero Marazzi (nella foto): l’artista farà viaggiare tra ballate in fingerpicking, sonorità acustiche da roots americana, influenze jazz, tocchi morbidi di bossa nova brasiliana e la lezione della canzone d’autore italiana. Muovendosi tra i colori di questa tavolozza Marazzi farà ascoltare sia alcuni suoi pezzi recenti, tratti dall’ultimo album solista intitolato “Mi ricordo di te“, sia brani dai vecchi dischi della band Pcp-Piano che piove, gruppo con il quale era stato selezionato dal Premio Tenco nel 2015 tra i migliori album d’esordio con il lavoro intitolato “Il tram e la luna”. Tra le nuove canzoni messe sul piatto da Marazzi ci sarà il singolo “Edward”, appena pubblicato: ispirato al celebre dipinto “The morning sun” del pittore americano Edward Hopper e a vissuti personali, il brano riflette sui temi della solitudine e dell’abbandono. E i riferimenti a Hopper e a Jack Kerouac tornano anche in altri pezzi nuovi di Marazzi, assieme ai richiami ai murales di via Morosini a Milano, a ritmi funky, al blues, al jazz, a un certo pop d’autore e a reminiscenze di De André, Conte e Tom Waits, mescolati in modo eclettico. L’artista milanese, con il suo pezzo “Come si fa” interpretato dalla cantante pop Amelie, si è distinto al Premio Poggio Bustone in memoria di Lucio Battisti.

Sabato dalle 21 concerto del quartetto jazz New Open Circle, una formazione che annovera Maurizio Signorino ai sassofoni, Giuseppe Gallucci alla chitarra elettrica, Riccardo Vigorè al contrabbasso e Danilo Sala alla batteria: il gruppo proporrà un repertorio di brani originali, scritti e arrangiati dal quartetto, in equilibrio tra composizione e improvvisazione, ricerca di un sound personale e richiamo alla tradizione jazzistica. Prenotazioni a biglietteria@oppart.it. Info allo 039-9008448.