BARBARA APICELLA
Cronaca

Monza, allarme controllori autobus: insultati e minacciati ogni giorno dai passeggeri

Difficile far rispettare le norme anti-Covid a chi viaggia sui mezzi pubblici. La testimonianza di un controllore: "Impossibile lavorare in queste condizioni"

La fermata a rischio di via Manzoni, nel centro di Monza

Monza, 12 luglio 2020 -  Controllore insultato e minacciato perché fa scendere due passeggere dall’autobus già al completo. Protagonista un dipendente di Atm-Net impegnato nelle attività di controllo degli autobus per il rispetto del distanziamento sociale e delle direttive Covid-19.

«È accaduto in via Manzoni alla fermata dello Z206 diretto a Cederna - racconta -. Io ho fatto il mio dovere. Il pullman è arrivato alla fermata già con il massimo di passeggeri. Nessun è sceso ma, malgrado il mio divieto, sono salite alcune donne di etnia rom. L’autista, come prevede il regolamento, non è ripartito perché c’erano troppe persone. Ho invitato le nuove arrivate a scendere, ma si sono opposte". Nel frattempo è scoppiato il putiferio: passeggeri che incitavano l’autista a chiudere le porte e a ripartire, il controllore che invitava i passeggeri a calmarsi nella speranza che qualcuno scendesse dal mezzo. Alla fine è riuscito a convincere due passeggere salite la fermata prima a scendere e aspettare un altro autobus. "Una scelta non accolta positivamente: le due signore mi hanno riempito di insulti e di minacce".

Il controllore è esasperato e racconta la difficoltà che incontra quotidianamente nel far rispettare i regolamenti, con minacce e insulti all’ordine del giorno, costanti segnalazioni all’azienda e alle forze dell’ordine. "Non tutti rispettano il regolamento. In via Manzoni e in largo Mazzini regna l’anarchia. Il problema riguarda soprattutto i passeggeri rom che arrivano a Monza intorno alle 7 del mattino. Si radunano in via Manzoni, poi si organizzano e molti prendono il bus. Salgono privi di biglietto e di mascherine anche se il mezzo ha raggiunto la massima capienza. Ogni invito a scendere cade nel vuoto, nel frattempo i passeggeri si innervosiscono perché si perdono minuti preziosi. Molti devono andare al lavoro. Situazioni analoghe in altre fermate del centro dove salgono passeggeri ubriachi, o cittadini che che si tolgono la mascherina". Quando la situazione si fa particolarmente calda vengono contattate le forze dell’ordine.

"Lavorare in queste condizioni è impossibile. Non solo per me che devo far rispettare il regolamento Covid-19, ma anche per i colleghi autisti e gli stessi passeggeri che pagano regolarmente il biglietto. La gente alla fine se la prende con noi: ogni giorno volano insulti e parole grosse". Il problema è giunto anche ai vertici dell’azienda. "Stiamo facendo approfondimenti in merito all’episodio denunciato dal nostro dipendente - spiegano da Atm-Net -. In questo delicato momento l’azienda ci sta mettendo il massimo impegno ma chiede anche collaborazione degli utenti. Il loro aiuto è fondamentale: quando il mezzo ha raggiunto il massimo della capienza indicata dalle direttive Covid-19 non possono salire altri. In caso di situazioni a rischio i dipendenti sono in contatto con le forze dell’ordine".