Asfalti Brianza, la Provincia: "I rifiuti devono essere portati via"

La Provincia ha detto no alla richiesta dell’azienda poter riciclare la montagna di fresato e trasformarla in nuovo bitume da stendere sulle strade

Asfalti Brianza

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Concorezzo, 17 agosto 2020 - La montagna di rifiuti fatta di fresato d’asfalto va portata via dal piazzale di Asfalti Brianza entro il 30 settembre. La Provincia di Monza e Brianza non concede all’azienda di Concorezzo nessun rinvio rispetto a quanto prescritto il 29 luglio e risponde no alla richiesta arrivata il 6 agosto dalla stessa Asfalti Brianza srl, società finita in un fascicolo della Procura di Monza per smaltimento illecito di rifiuti, per le puzze che da sei anni invadono alcuni quartieri di Agrate, Brugherio, Concorezzo e Monza e le sue emissioni in atmosfera.

Erminia Vittoria Zoppè e Danilo Bettoni, nell’ordine direttrice del settore Risorse e Servizi ai Comuni e direttore de settore Ambiente e Patrimonio sono stati chiari: «Non si accoglie quanto richiesto dall’impresa», scrivono nella missiva provinciale «L’azienda deve proseguire l’attività di allontanamento dei rifiuti indipendentemente dall’esito della Conferenza del Servizi». La ditta di Malcantone ha chiesto infatti alle autorità competenti di modificare la Aua, l’Autorizzazione unica ambientale, per poter riciclare i 1200 metri cubi di fresato e trasformarli in nuovo bitume da stendere sulle strade. La Conferenza dei servizi, a cui partecipano Provincia, Arpa, Ats e Comune di Concorezzo, si riunirà a settembre per decidere se approvare la variante. Intanto la Provincia sul destino di quei rifiuti ha già detto come la pensa: vanno portati via.

Esulta il Comitato quartiere S. Albino: «Fondamentale presa di posizione della Provincia chedice stop alle vergognose pretese di questa azienda inquinante e sempre inadempiente», scrive Paolo Teruzzi, tra i promotori del Comitato cittadino. Per la lista civica La Rondine, il più numeroso gruppo di opposizione nel Consiglio comunale di Concorezzo, quello fatto dalla Provincia «è un passo decisivo. Ora non si può più tornare indietro». 

Il 6 agosto, come detto, l’azienda ha scritto alla Provincia dichiarando l’«impossibilità tecnica e materiale« nel portare a termine, entro il 30 settembre, il piano di smaltimento dei rifiuti accumulati senza autorizzazione sul piazza della fabbrica. Francesco Facciuto, il capogruppo della Rondine, mette già le mani avanti: «A fronte del mancato rispetto delle prescrizioni e del persistere di una grave violazione, la Provincia dovrà revocare l’autorizzazione oggi sospesa, mettendo fine alla vicenda». La Provincia ha dato tempo fino al 30 settembre per smaltire i rifiuti. I titolari di Asfalti Brianza ha fatto sapere di non poter rispettare la data e vorrebbero essere autorizzati a lavorare il fresato. Tutto ora è nella mani della Conferenza dei servizi.