Asfalti Brianza, le puzze tornano a scatenare polemiche

La Lega propone una commissione consiliare. La Rondine rilancia e chiede la chiusura

La Asfalti Brianza

La Asfalti Brianza

Concorezzo, 4 maggio 2020 - Asfalti Brianza è tornata a produrre, dopo quasi due mesi di stop imposti dall’emergenza sanitaria, e subito sono tornate le puzze e la polemica politica. La Lega Nord, principale partner di maggioranza, propone alle opposizioni, attraverso il suo capogruppo Gabriele Cavenaghi, l’istituzione di una "commissione consigliare di monitoraggio per coordinare le azioni". Ma dai banchi della minoranza Francesco Facciuto, leader de La Rondine, risponde no e rilancia: "Il sindaco ha il potere e il dovere di emanare un’ordinanza di chiusura preventiva e temporanea dell’azienda, in qualità di autorità garante della salute e della sicurezza dei cittadini. Lo può fare per ragioni di salute pubblica e di ordine pubblico".

La Lega chiede la collaborazione di tutti i gruppi politici: "A breve - dice Cavenaghi - proporremo anche la convocazione della Conferenza dei capigruppo per preparare insieme una mozione da presentare nel prossimo Consiglio Comunale". L’idea è "che l’attività dell’azienda sia concentrata nella fascia oraria a minore impatto, non più a partire dalla 23, ma ad esempio, solo nelle ore notturne. Ci sembra una richiesta ragionevole e attuabile senza grossi sforzi, che però può dare un primo beneficio ai cittadini".

Troppo poco, secondo Facciuto: "Dopo quasi sei anni di tentennamenti, commissioni improduttive e tavoli di verifica, crediamo sia finito il tempo delle parole e della morbida contrattazione". C’è da ricordare che la Procura di Monza ha autorizzato un’attività parziale di 5 ore e mezza al giorno, fino a quanto l’azienda non avrà smaltito la montagna di rifiuti, fresato d’asfalto, accumulata in modo illecito sul piazzale della fabbrica, e scoperta dai carabinieri di Concorezzo a settembre dell’anno scorso. Al sindaco un quadro aggiornato della situazione.