Ascensore rotto, salvato dai vicini

Per permettere a Luca, in sedia a rotelle, di andare al lavoro, lo portano in braccio su e giù per le scale

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di Barbara Apicella

Ascensore fuori uso: per andare al lavoro l’inquilino costretto sulla sedia a rotelle deve affidarsi alle braccia dei vicini di casa, che mattina e sera lo portano su e giù per due piani di scale.

Succede nelle palazzine comunali di via Silva nel quartiere di San Giuseppe. Venerdì della scorsa settimana l’ascensore si è rotto. Un bel problema soprattutto per chi, anziani o con difficoltà, vive ai piani altri. Emblematico il caso di Luca, un 50enne sulla sedia a rotelle, che abita al secondo. I residenti hanno contattato il call center, che ha poi inviato una squadra di tecnici che è riuscita a risolvere il problema temporaneamente. Poi la telefonata agli uffici comunali. "Ci hanno riferito che mancavano i soldi e che l’azienda non aveva ancora inviato la relazione tecnica – spiega Michele Quitadamo, referente monzese dell’Associazione inquilini abitare, alla quale i residenti si sono rivolti –. L’azienda, però, ci ha confermato di aver mandato tutto. Così mi sono rivolto agli assessori, mentre nel condominio gli inquilini si davano il turno per far scendere e salire il vicino in sedia a rotelle. Se non ci fossero stati loro l’uomo non sarebbe potuto andare al lavoro, oppure sarebbe rimasto a dormire nell’androne. C’è una grande generosità in quella palazzina: i più giovani portano spesa e medicine agli gli inquilini anziani che vivono ai piani alti". Quitadamo ha sollecitato il vice sindaco Egidio Longoni che lo ha messo in contattato con l’assessora alla partita Andreina Fumagalli. "L’assessora si è subito attivata – conclude Quitadamo –. Ma i tempi di riparazione dipendono da quando si riuscirà a recuperare il pezzo rotto".