
di Martino Agostoni
Finisce in tribunale la questione dell’accessibilità dell’Arengario per i disabili. La sezione di Monza e Brianza di Ledha, la lega che riunisce le associazioni per i diritti delle persone con disabilità, ha comunicato di aver depositato il 18 maggio un ricorso contro il Comune per chiedere ai giudici di accertare la condotta discriminatoria dell’amministrazione ai danni delle persone con disabilità. E’ l’ultimo atto di una vicenda iniziata a fine 2019, quando era allestita nella sala espositiva dell’Arengario una mostra del fotografo Steve McCurry e, attraverso un intervento in Consiglio comunale di Francesca Pontani di Italia Viva, venne reso pubblico il disappunto espresso da una persona che dovette rinunciare alla visita perché l’antico palazzo del XIII secolo non permetteva l’accesso alla sedia a rotelle.
La polemica sulla scelta dell’amministrazione di aver programmato 6 mostre nello storico edificio con barriere architettoniche arrivò anche in Regione e in Parlamento con la deputata Lisa Noja, oltre ad aver portato all’intervento di Ledha che nel corso degli ultimi 18 mesi ha inviato diffide al Comune per cessare la programmazione di iniziative culturali in un luogo non accessibile a tutti. Dopo McCurry, a inizio 2020 all’Arengario è seguito l’allestimento della mostra su Alfred Hitchcock che però è stata quasi sempre chiusa a causa dell’emergenza sanitaria, mentre a partire dalle mostre in programma dallo scorso settembre, è stato organizzato con la società che le allestisce il loro spostamento nella sala del Serrone della Villa Reale senza barriere architettoniche. "Purtroppo – dice Alessandro Manfredi, presidente di Ledha - tutti i nostri tentativi di apertura al Comune sono caduti nel vuoto". Replica l’assessore alla Cultura Massimiliano Longo ribadendo sia la riprogrammazione delle mostre al Serrone sia "che siamo la prima amministrazione, dopo decenni, ad aver affrontato il problema dell’Arengario tanto che è in corso con la Soprintendenza la progettazione di un ascensore per garantire l’accesso in autonomia delle persone con disabilità".