Apre l’antica “spa“ delle regine

Monza, potrà essere visitato per la prima volta uno degli ambienti più riservati della Villa Reale

di Martino Agostoni

Apre per la prima volta al pubblico il “Bagno delle Regine“, uno degli ambienti più riservati della Villa Reale dove nei secoli, dalla duchessa Maria Beatrice d’Este a Margherita di Savoia, alle più illustri ospiti della reggia, potevano trovare relax e un po’ di intimità rispetto alla rigida etichetta di corte. Una sorta di spa settecentesca, un "ambiente alla turca" scaldato da una stufa accessibile in modo riservato dalle stanze private della regina, una sala della bellezza e cura del corpo utilizzata dalle nobili donne che hanno soggiornato all’interno del grandioso complesso monumentale fin dai suoi primi inquilini, l’arciduca Ferdinando d’Asburgo e la sua consorte Maria Beatrice. Da oggi, per la prima volta, anche la sala da bagno privata delle regine sarà visitabile all’interno della reggia di Monza come un’iniziativa che il Consorzio di gestione della Villa Reale e del Parco ha messo in campo nell’ambito del ventennale della rassegna "Ville aperte in Brianza". Un evento diventato negli anni il più grande appuntamento culturale della Provincia di Monza e Brianza e che, anche nella sua 20esima edizione, conferma numeri da record a cominciare dalle oltre 10.000 persone che hanno già prenotato la partecipazione ai vari itinerari che porteranno alla scoperta di 180 beni, tra ville di delizia, chiese, complessi architettonici, musei, mulini storici, cascine, sparsi tra 83 comuni non solo brianzoli ma distribuiti in 5 province della Lombardia.

La visita alla Villa Reale, con anche i suoi eventi a contorno, è sempre uno degli appuntamenti più ricercati e a conferma va segnalato il "sold out" del concerto gratuito di oggi alle 18 nell’avancorte della reggia di Monza che idealmente inaugura il Ventennale di Ville Aperte in Brianza con i 40 elementi della Filarmonica Paganelli ‘79, dedicato a “La Classica in Villa“. La prima visita pubblica ai “Bagni delle Regine“ è un elemento di ulteriore interesse perché si potrà conoscere un luogo che in epoca austroungarica, subito dopo la costruzione della Villa Reale nel 1777, lo si raggiungeva direttamente dalle stanze private di Maria Beatrice d’Este attraverso una scala in pietra a doppia rampa, conteneva una vasca ovale posizionata al centro dell’abside. Era, secondo l’incisione di Giacomo Mercoli Nepos nel 1791, tra i pochi ambienti rappresentati nei dettagli decorativi, dimostrandone l’importanza. Nel periodo napoleonico era segnalata la presenza di un arredo che contempla anche sedie, poltrone, un lungo divano e un tavolino da gioco. Alle finestre tendaggi guarniti di frange e fiocchi. Nelle epoche successive il locale ha subito alcune modifiche. L’antica “spa reale“ è stata oggetto di recupero, di studi e ricerche.