MARTINO AGOSTONI
Cronaca

Apre il sottopasso atteso dal 2006 Nuovo stop per la stazione Monza Est

Si allungano i tempi perché occorrono più soldi rispetto a quanto previsto dalla vecchia convenzione

Migration

di Martino Agostoni

È stato aperto, dopo oltre 15 anni dal primo progetto, il collegamento sotto la ferrovia per bici e pedoni tra la via de Marchi e via Einstein, ma è solo metà dell’opera e con ancora nuovi ritardi e imprevisti già attesi per il futuro. Ieri c’è stata l’inaugurazione del sottopasso ciclopedonale che apre (per ora solo dalle 7 alle 19) un nuovo passaggio tra il quartiere Libertà e la zona del parco lungo via Lecco, un collegamento importante perché, ha sottolineato il sindaco Paolo Pilotto, "interessa due aree della città dove abitano circa 22mila persone che hanno ora una nuova possibilità di movimento verso il parco, le numerose scuole della zona e anche lo stadio o il Palazzetto dello sport per le partire delle nostre squadre di serie A".

Inizia un servizio in più per la mobilità urbana costato finora 1,7 milioni di euro e atteso a lungo come testimonia la presenza durante la cerimonia del taglio del nastro degli assessori delle ultime 5 amministazioni comunali che negli anni hanno gestito l’opera, a partire da Paolo Confalonieri (giunte Faglia e Scanagatti) che ha ricordato come il primo progetto del sottopasso risalga al 2006. Ma il sottopasso è solo la prima parte, a carico del Comune per 2,5 milioni, della convenzione stipulata il 21 luglio 2015 con la Regione e Rfi per realizzare la fermata ferroviaria Monza Est, una nuova stazioncina della linea Monza-Molteno del Besanino dal costo di 1,5 milioni a carico delle Ferrovie. Una seconda parte che, ha riferito il sindaco Pilotto, "non sarà facile. Per ottenere la fermata Monza Est servono nuovi tempi tecnici perché ci ha riferito Rfi che occorrono più soldi rispetto a questo previsto 10 anni fa. Ma proseguiamo per raggiungere l’obiettivo".

La stessa opera del sottopasso non è ancora una questione conclusa definitivamente perché è aperta da mesi una trattativa legale con l’azienda che ha realizzato i lavori e ha chiesto 800mila euro di costi extra al Comune rispetto a 1,7 milioni di appalto che sarebbero causati dalle interruzioni del cantiere nel periodo Covid e dai rincari delle materie prime. "Contiamo di raggiungere un accordo bonario con l’azienda entro i primi mesi del 2023 e per una cifra inferiore rispetto a quanto ha richiesto – ha spiegato l’assessora alla Mobilità Giada Turato – Chiusa questa negoziazione, potremo quantificare i fondi ancora a disposizione per la realizzazione della fermata ferroviaria Monza Est e ci troveremo con Regione ed Rfi per ridefinire i costi".