
Andrea Cavallini ritorna al Meda come direttore sportivo per puntare alla promozione, smentendo voci di mercato.
Il divorzio nel novembre del 2022 fu abbastanza burrascoso, con la squadra, fortissima, sì al secondo posto ma a -6 dalla vetta e da pochi giorni battuta 5-0 proprio dal Saronno, l’allora capolista e che poi sarebbe diventata, la stagione scorsa, la sua di squadra. È in poche righe la sintesi della fine della prima parte della storia che lega Andrea Cavallini, bandiera da giocatore della Base, e il Meda. Meda a cui ha fatto ritorno nei giorni scorsi, sempre con il ruolo di direttore sportivo, per dare nuovamente l’assalto al campionato di Promozione abbandonato circa tre anni fa. Il tempo è medico, si dice, l’intelligenza e la maturità delle persone adulte appiana tutto ed ecco che l’accoppiata con Giovanni Cairoli si è ricomposta per provare a dimenticare l’ultima annata – o meglio, il girone di ritorno – culminata con la retrocessione. "Ma tra me e Gio il rapporto è sempre stato molto buono", esordisce Cavallini per scansare via qualsiasi dubbio. "Eravamo proprio a Meda insieme qualche settimana fa, seduti in tribuna uno a fianco all’altro per assistere alla gara dei playoff di serie C tra Renate e Giana e tra una chiacchiera e l’altra mi ha chiesto: ma perché non torni con noi? Perché no, la mia risposta e il matrimonio si è fatto. Qui posso lavorare in autonomia, decidere sui giocatori e ci siamo già messi sotto per costruire la squadra. Che, lo anticipo, cambierà parecchio rispetto a maggio. Vuoi la categoria, vuoi la volontà di mettere forze fresche e con la testa sgombra. Dopo una retrocessione è giusto così".
Prima notizia, una smentita sulle voci di radiomercato che circolano attualmente. "Picci? No, non verrà a Meda. Lo escludo. Non è il profilo di attaccante che cerchiamo". Cavallini è più possibilista su Manuel Personé, 15 gol in Eccellenza quest’anno al Calvairate, 19 l’anno scorso e sempre in abbondante doppia cifra nell’esperienza di Muggiò. "La trattativa in questo caso c’è ed è a buon punto". Se dovesse andare in porto e restasse anche Samuele Calvi, a Meda si formerebbe una coppia offensiva deluxe per la categoria. "Stiamo lavorando per costruire una squadra in grado di competere per il vertice". E le prime indiscrezioni indicano che la strada è quella giusta.