MARCO GALVANI
Cronaca

"Andiamo a prendere i nostri sogni"

Daniele “Scave” Scavetta e Simone “Simoroy” Filipazzi sono i “Whiteshark“, duo urban in forte ascesa

di Marco Galvani

"Per ora in mano solo sogni, con la speranza di riaccenderli. Se cambierà io me lo chiedo tutti i giorni, non ho mai smesso di crederci". Daniele ‘Scave’ Scavetta e Simone ‘Simoroy’ Filipazzi rappano pensando a "come fare money" e a "come spenderli". Ma nel loro nuovo singolo – ‘Cachet’ – in uscita oggi i soldi "sono una metafora per far capire che non si molla mai. Perché adesso vogliamo che sia il nostro turno". I ‘solisti’ cresciuti nel freestyle Scave e Simoroy dal 2009 sono diventati i Whiteshark dopo un incontro casuale in uno studio di registrazione di Muggiò. Hanno sempre ascoltato e fatto musica, "buttando giù le nostre emozioni". Diretti e provocatori, lanciano un messaggio senza fraintendimenti, senza dubbi né esitazioni: "Andiamo a prendere i nostri sogni. Non stiamo parlando di qualcosa di materiale, non è una questione di fare soldi, vogliamo far capire con la nostra musica che chi ha voglia di mettersi in gioco deve puntare in alto". Il sogno dei Whiteshark è di "trasformare la passione in un lavoro, stiamo investendo tutta la nostra vita su questo obiettivo". E il nome che Scave e Simoroy hanno voluto dare al loro duo urban è lo specchio della determinazione: l’idea è presa dalla fame e dalla costanza ininterrotta, come quella dello squalo bianco, "uno dei predatori più forti al mondo, che non dorme mai". Hanno capito che "forse eravamo sulla strada giusta" quando al Carroponte, aprendo il concerto di Shiva davanti a 3mila persone, "la gente cantava le nostre canzoni". E oggi "abbiamo tantissimo materiale, usciremo con altri due singoli, poi video e un progetto a sorpresa".