Antonio Caccamo
Cronaca

Allarme sui tetti della Brianza: due milioni di metri cubi di eternit

Record del fibrocemento a Cesano Maderno, Bovisio e Limbiate

Lo smaltimento delle vecchie coperture di amianto

Monza, 9 maggio 2015 - Dal 2007 ad oggi si è ridotto del 27% l’amianto, materiale che fa male alla salute umana, presente sui tetti della Lombardia. Quello che resta da togliere però è ancora tanto. Secondo uno studio dell’Arpa Lombardia ci sono ancora milioni e milioni di metri quadrati di coperture in fibrocemento, o eternit che dir si voglia, sulle case e sui capannoni industriali.

 

Nei 321 paesi e città presi in considerazione dallo studio da 2,8 milioni di metri cubi di cemento-amianto (60mila metri cubi in 31 paesi della Brianza) si è passati a circa 2 milioni: è come avere due cubi pieni di materiale pericoloso ciascuno con i lati lunghi 100 metri.

L’area presa in considerazione comprende Varese, Milano, Monza-Brianza, Bergamo e Brescia e coinvolge, come detto, 321 Comuni, alcuni dei quali mappati parzialmente.

Più di 2 milioni di metri quadrati di tetti restano da eliminare nei 31 Comuni della Brianza presi in considerazione dall’ultima campagna di aggiornamento della mappatura delle coperture di cemento-amianto in Lombardia effettuata dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente.

A questi sono da aggiungere le quantità di amianto presente negli altri 24 paesi non compresi nell’indagine. Sempre in Brianza, con i dati messi a disposizione dall’Arpa, il record di tetti in fibrocemento spetta a Cesano Maderno (226) seguito da: Bovisio Masciago (130), Limbiate (125), Vimercate (124), Varedo (122), Concorezzo (117), Lazzate (111), Seveso (109), Monza (108, ma l’area mappata in questo caso è solo del 23,2%), 105 Agrate (105), Brugherio (103).

Il nuovo studio è frutto del confronto delle immagini acquisite attraverso la tecnologia di "telemetria con uso di scanner iperspettrale" nel 2007 con le fotografie aeree, aggiornate al 2012, fornite da Agea, l’Agenzia governativa per le erogazioni in agricoltura.

"Si tratta di una doppia fotografia – così ha spiegato Bruno Simini, presidente dell’Agenzia – la prima, nel 2007, può essere paragonata a una scintigrafia con liquido di contrasto che ha messo in evidenza la quantità di amianto presente sui tetti della nostra regione. La fase di aggiornamento del 2012 è invece

l’ecografia che ci ha permesso di individuarne la posizione con un ampio margine di esattezza e di fornire un dato importante rispetto al trend di riduzione che è stato verificato negli anni".

l’8% delle coperture in cemento-amianto è stato rimosso e sui nuovi tetti sono stati installati pannelli fotovoltaici, nel 2% dei casi è stato demolito l’edificio, nel 17% è stata sostituita la copertura, mentre l’1%, sarebbe stata sottoposta a incapsulamento o sovra-copertura. La tecnologia del telerilevamento permette di realizzare la mappatura delle coperture in cemento-amianto con una precisione elevata.

Nella prossima campagna di rilevamento si useranno i dati forniti dai satelliti così diventerà ancora più precisa. L’identificazione dei punti coperti di amianto è un passo importante per arrivare alla sua completa eliminazione dalla Lombardia.