
Altra tragedia in quota Precipita e muore mentre sta scalando sullo Zucco Pesciola
di Daniele De Salvo
Nella tarda mattinata di ieri uno scalatore di 77 anni è precipitato ed è morto in Valsassina. La vittima è Giuseppe Frigerio; abitava a Locate di Triulzi. Il 77enne era praticamente arrivato in cima: stava percorrendo il tratto finale della cresta Ongania tra lo Zucco Pesciola e lo Zucco Campelli. Se sia semplicemente scivolato, oppure abbia compiuto una manovra errata o se fosse assicura o meno e nel caso non fosse vincolato a corda e imbraco perché, non è chiaro.
Lo stanno verificando i carabinieri della caserma di Introbio. L’unica certezza è che l’alpinista è caduto per parecchie decine di metri e che quando i soccorritori dell’eliambulanza di Areu Sondrio lo hanno raggiunto, Giuseppe era già morto. Alle operazioni di recupero del corpo hanno collaborato otto tecnici del Soccorso alpino della stazione di Valsassina e Valvarrone, tra cui un medico Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico lombardo, che erano reduci già da altri due interventi. A Cremeno hanno soccorso e recuperato un cercatore di funghi di 72 anni che si è lussato una spalla ed è stato trasferito e ricoverato in ospedale a Lecco, mentre al Rifugio Buzzoni a Introbio hanno assistito una escursionista di 62 anni che si è scivolata e si è slogata una caviglia ed è stata poi elitrasportata al Moriggia Pelascini di Gravedona. Domenica, sempre allo Zucco Pesciola, era stata recuperata in gravi condizioni una scalatrice di vent’anni precipitata anche lei da una via di risalita.
"Mi sembra che in questi casi non possiamo parlare di imprudenza, né di mancanza di preparazione, come invece successo in passato quando abbiamo soccorso escursionista in scarpe da tennis se non addirittura in ciabatte infradito – commenta Alessandro Spada, capostazione dei volontari del Soccorso alpino di Valsassina e Valvarrone, che stanno fronteggiando anche fino a quattro richieste di aiuto al giorno -. Piuttosto mi pare che sulle nostre montagne ci siano moltissime persone, più che in passato, e questo aumenta la probabilità di infortuni". Infortuni purtroppo anche mortali.