BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Alta tensione alla Omv. Scatta la mobilitazione

Annuncio dei metalmeccanici dopo il rifiuto dell’azienda di sedersi a un tavolo. Clima rovente in seguito alla decisione di licenziare un delegato sindacale.

Alta tensione alla Omv. Scatta la mobilitazione

Fim, Fiom e Ugl assicurano: «Se non ci sarà un cambio di passo daremo seguito alle azioni di lotta»

Il rifiuto a partecipare al tavolo aperto dal Comune come campo neutro per riannodare i fili del dialogo strappati dal licenziamento del delegato Fiom, ha fatto rialzare la tensione alla Omv di Lesmo.

E i sindacati annunciano una nuova giornata di mobilitazione per il 9 dicembre nella storica fabbrica di tubi. L’iniziativa coinvolgerà tutto il gruppo.

Fim, Fiom e Ugl denunciano "il clima preoccupante che si respira nelle relazioni con l’azienda dall’arrivo della nuova proprietà, Eusider" e contano sul fatto che prima del nuovo sciopero un incontro ai massimi vertici con l’amministratore delegato Eufrasio Anghileri porti a un’inversione di rotta nei rapporti.

Il manager è stato nominato Cavaliere del lavoro a giugno dal presidente Sergio Mattarella. Il 7 novembre nello stabilimento brianzolo tutti avevano incrociato le braccia per fare quadrato attorno a Massimo Carcano, il 52enne responsabile del magazzino messo alla porta con una lettera "per un calo dell’attività".

"Un atto illegittimo" per i metalmeccanici che hanno chiesto alla direzione di fare marcia indietro. "La verità è che è stato cancellato il settore logistica e non il magazzino di cui il delegato era a capo", spiegano le sigle. Mai un giorno di assenza in 34 anni, promozioni e aumenti di stipendio, una carriera costruita sulla lealtà e l’impegno "e alla fine il rappresentante Fiom è stato cacciato". "Una scelta che costituisce un punto di rottura nelle relazioni sindacali che sono sempre state improntate alla correttezza. Un’altra decisione unilaterale come il trasferimento di dipendenti in altre sedi, prendere o lasciare".

A gettare altra benzina sul fuoco l’opzione della direzione di non partecipare all’incontro organizzato dall’amministrazione guidata dalla sindaca Sara Dossola.

"Le difficoltà si registrano anche nel sito Lima-Eusider di Desio e alla Profiltubi di Reggio Emilia". "Se non ci sarà un cambio di passo - confermano Fim, Fiom e Ugl - daremo seguito alle azioni di lotta".