DARIO CRIPPA
Cronaca

All’ufficio delle bici rubate il vademecum anti ladri

La polizia locale pubblica i mezzi ritrovati sulla pagina Facebook, l’80% restituiti. Il consiglio ai ciclisti: farli punzonare gratis e presentare sempre denuncia

di Dario Crippa

L’ultimo caso, uno dei più toccanti, si è verificato qualche mese fa quando a sparire, rubato forse da un vandalo, era stato un grosso triciclo, unico mezzo di locomozione per un disabile che bazzicava per le vie del centro. "Lo abbiamo ritrovato per fortuna nel giro di due giorni, non era facile venderlo. Una soddisfazione doppia, per chi lo aveva perduto e per noi che glielo abbiamo restituito". Pasquale Evangelista, da 38 anni in servizio alla polizia locale di Monza, vicecomandante, si occupa anche di dare un volto e restituire veicoli rubati, biciclette, oggetti smarriti. Da qualche anno, da quando l’ufficio di via Marsala ha preso in carico il settore, tutte le biciclette vengono portate in un grande magazzino a fianco della sede, perfettamente ordinate in base a data e stato di conservazione. Bici a volte bellissime, bici da bambini, mountain bike, eleganti due ruote da passeggio, anche molto costose, oppure vecchie ferraglie. Ce n’è un’ottantina, attualmente, ma la restituzioni sono sempre più rapide ed efficaci. Merito di un’idea, anche: aprire una pagina Facebook gestita dalla polizia locale in cui vengono pubblicate le fotografie di quanto ritrovato.

Con un’accortezza, però: chi ha subìto il furto e vuole rivedere la sua bicicletta, deve dimostrarlo. Con una denuncia, sempre preferibile e utilissima per le indagini; o almeno con una descrizione dettagliata, quel particolare che soltanto il legittimo possessore può conoscere, meglio ancora con una fotografia. Oltre l’80 per cento di quanto ritrovato viene restituito rapidamente. Una statistica solo degli ultimi tre anni: 24 bici nel 2019, 35 nel 2020, già 14 sino ad agosto. Bisogna fare molta attenzione. Legare sempre la bicicletta con attenzione, e senza risparmiare troppo sui lucchetti. I ladri – spesso disperati a caccia di soldi facili – possono essere organizzatissimi. Basta infilarsi un tronchese nei pantaloni, tagliare nel giro di pochi secondi la catena. E magari il complice che segue prenderà lui il velocipede senza essere colto in flagrante. Una bici è spesso scambiata con una dose di droga dai ladruncoli, che le rivendono a gente specializzata a portarla sui mercati e mercatini illegali. La pagina Facebook è molto utile, come si diceva. "È anche capitato che un anziano che cercava tracce della propria bici rubata... si sia imbattuto nella foto di quella del figlio".

Tentar non nuoce, insomma. Il consiglio per le biciclette è la punzonatura. Il Comune offre il servizio gratuitamente, basta prendere appuntamento (da aprile con “Monza Mobilità“) e verrà impresso il codice fiscale del proprietario su un pezzo inamovibile della bici. Soltanto i vigili ne hanno punzonate più di 800, pare sia un ottimo deterrente: i ladri non rubano le bici da cui dovrebbero cancellare con una evidente abrasione la punzonatura. Ci sono anche i veicoli a motore, fra quelli rubati. Auto o ciclomotori di provenienza furtiva affidati a un’autofficina convenzionata fino alla restituzione. Si passa dai 29 recuperi nel 2019 ai 32 del 2020 ai 10 di quest’anno. Attenzione, però: se nel giro di un anno il padrone non si fa vivo, il bene restituito può essere rivendicato da chi lo aveva trovato.