“Da Renoir a Picasso, da Miró a Fontana. 120 capolavori della grafica del ‘900“. Da oggi fino al 23 febbraio l’Orangerie della Reggia di Monza ospita l’esposizione che indaga la scena artistica europea tra la fine dell’ottocento e il secondo dopoguerra, attraverso l’opera grafica dei suoi più grandi interpreti.
La rassegna presenta oltre 120 capolavori di autori molto conosciuti come Henri Toulouse- Lautrec, Paul Cézanne, Pablo Picasso, Vasilij Kandinskij, Marc Chagall, Joan Miró, fino a Lucio Fontana. Passa attraverso nomi meno presenti al grande pubblico come Alberto Giacometti, Jean Dubuffet, fondatore del movimento artistico dell’Art Brut, e poi Alberto Burri e molti altri.
Fogli originali e in alcuni casi molto rari o unici, mettono in luce l’importanza della stampa d’arte come mezzo espressivo autonomo. Alcuni autori hanno considerato la grafica uno strumento prezioso nella loro ricerca, affidando proprio al foglio stampato le sperimentazioni tecniche più ardite. "La mostra – fa notare Simona Bartolena (curatrice insieme a Enrico Sesana e Luigi Tavola) – offre l’opportunità di osservare la storia dell’arte da un punto di vista particolare: quello della stampa, non come riproduzione seriale, ma come sperimentazione sincera, espressione del sentire di molti artisti dell’Ottocento e Novecento. Alcune opere svelano anche i segreti dei processi creativi, come la splendida sequenza di ritratti stampa della Crocifissione di Georges Rouault". Particolarmente interessanti sono i focus dulla grafica cubista, con opere raramente esposte al pubblico e il focus sulla Bauhaus, con i fogli dei celeberrimi Kandinskij e Paul Klee, ma anche di Lyonel Feininger e Oskar Schlemmer.
Si arriva poi al movimento di avanguardia tedesco Die Brucke con Karl Schmidt-Rottluff, uno dei fondatori. Tra i grandi maestri della grafica non poteva mancare Georges Rouault, presente con l’acquatinta a colori “Christe en croix“, culmine della sua ricerca sulla figura di Cristo. "La Reggia di Monza è un luogo magico, dal quale è transitata un’ampia fetta della storia europea, oltre che nazionale – ricorda Bartolomeo Corsini, direttore generale del Consorzio Villa Reale e Parco – con gli Asburgo prima e i francesi poi, cosmopolita anche nel linguaggio artistico, dalla prima Biennale internazionale delle arti decorative nel 1923. La sua identità internazionale chiede di essere raccontata, testimoniata e riscritta con pagine nuove". "La mostra si distingue per l’approfondimento di una tecnica precisa – commenta Arianna Bettin, assessora alla Cultura, Parco e Villa – riletta attraverso l’arte di grandi interpreti. Artisti che, pur distanti per scuola e appartenenza si sono misurati con la grafica, secondo la propria personalissima modalità creativa, gettando le basi, per lo sviluppo dei decenni successivi". Orari: da mercoledì a venerdì (10-13 e 14-18); sabato, domenica e festivi (10 - 19). Biglietti 12 euro.