
Allarme povertà educativa. Il “trampolino“ dei ragazzi: "Inseguire i propri sogni non dev’essere un lusso"
Povertà economica che porta con sé l’impossibilità di fare esperienze, incontrare persone, scoprire biblioteche, teatri, andare al cinema. Sono le cosidette povertà educative che interessano particolarmente, ma non solo, le famiglie dei migranti e che impediscono ai ragazzi di scoprire i propri talenti e le proprie inclinazioni. La sfida è stata raccolta dalla Fondazione per la Comunità Monza e Brianza, che ha dato vita al Fondo Contrasto alle nuove povertà, formulando 14 progetti. Come “Contaminiamoci di cultura“, attivato su Monza, Agrate, Burago e nei comuni dell’ambito di Desio e Seregno: 40 operatori hanno raggiunto 2.300 persone, soprattutto fra la popolazione più fragile, con attenzione particolare ai bambini e ai ragazzi migranti e alle loro famiglie. Capofila, l’aggregazione “Progetto integrazione“ che ha lavorato in partenariato con le associazioni Sulé e Delle Ali, Centro documentazione residenze reali e Scenikalab Aps. "Come associazione DelleAli – racconta la promotrice, Alessandra Anzaghi – a Burago, in collaborazione con gli studenti della scuola media, abbiamo dato vita alla “Little free library“, insieme al Comune, alla Cooperativa Airis e a un falegname dell’associazione “Il Tarlo“. I ragazzi hanno costruito una mini biblioteca poi posizionata nel parco cittadino per invogliare alla lettura". Mentre l’associazione Sulé di Agrate Brianza offre sostegno a compiti e interrogazioni: "Insieme a scuole e famiglie – racconta Stephan Greco – instauriamo un patto educativo, per creare un rapporto proficuo come vera occasione crescita". Seguono ragazzi con disturbi dell’apprendimento, bisogni educativi speciali, dagli 11 ai 14 anni, che ancora risentono del periodo di chiusura a causa del Covid. “Contaminiamoci di cultura“ è nato in risposta ai bisogni del territorio che ha evidenziato diversi ambienti con condizioni di forte povertà.
Gli stranieri residenti in provincia di Monza e Brianza sono oltre 78mila, il 9% della popolazione residente. Di questi, quasi 20mila sono bambini e ragazzi sotto i 19 anni. "Questi dati – sottolinea Sabrina Cassamagnago, responsabile del Progetto Integrazione – confermano un fenomeno consolidato e soprattutto un progetto migratorio a lungo termine con famiglie che hanno ricostruito qui in Brianza il proprio nucleo familiare. Questa situazione, quindi, domanda servizi come salute, istruzione e tempo libero. Sono tutti bisogni a cui trovare risposta". Il Fondo contrasto alle nuove povertà, istituito nel 2020 da Fondazione Comunità Monza e Brianza trova il contributo di Fondazione Cariplo e Fondazione Peppino Vismara, oltre che Acinque, AEB e BrinzAcque. Nella partnership anche il Centro servizi al Volontariato Monza Lecco Sondrio, Caritas zona pastorale 5, Comune di Monza e gli ambiti territoriali della Provincia.