Allarme incendio all’ex Gianetti ruote di Ceriano Laghetto: le fiamme erano quelle accese da alcuni sorveglianti per difendersi dal freddo, ma i Vigili del fuoco hanno rilevano irregolarità e disposto un’ordinanza per la messa in sicurezza.
Serata movimentata quella di lunedì in via Stabilimenti, la strada a ridosso del confine con Solaro dove fino all’inizio di luglio del 2021 era operativa la Gianetti Ruote, fabbrica di cerchi per autotrazione. La fabbrica è da oltre due anni in fase di dismissione, con le vie di accesso sbarrate da una rete metallica.
Poco dopo le 21.45 di lunedì, qualcuno passando dal cavalcavia sulla linea ferroviaria, ha visto in lontananza delle fiamme e ha dato l’allarme. Trattandosi di una fabbrica, la centrale operativa dei Vigili del fuoco ha attivato un dispositivo di uomini e mezzi piuttosto imponente, facendo partire ben 5 squadre da diversi distaccamenti. Ma quando la prima squadra è giunta sul posto, l’allarme è stato subito ridimensionato perché si è potuto appurare che si trattava del fuoco contenuto in una specie di grosso braciere, posizionato all’esterno della ex fabbrica, che veniva utilizzato dalle persone che fanno servizio di sorveglianza notturna, per riscaldarsi. Sul posto è intervenuta anche una pattuglia di carabinieri di Cesano Maderno. Anche il sindaco Roberto Crippa è subito accorso nell’area della fabbrica dismessa insieme all’assessore all’Ambiente e Protezione civile, Antonio Magnani. Una volta domato il principio d’incendio all’esterno della fabbrica, i Vigili del fuoco hanno voluto approfondire la situazione trovando un quadro di potenziale pericolosità all’interno della fabbrica. "Quando i Vigili del fuoco sono entrati, alla presenza mia e dei carabinieri, hanno constatato che nella fabbrica erano presenti materiali pericolosi a rischio incendio non tenuti in sicurezza come previsto dalle normative e per questo motivo hanno fornito precise prescrizioni per la messa in sicurezza – ha spiegato il sindaco Crippa –. Per questo, nella stessa serata, siamo riusciti a contattare i responsabili dell’azienda per avvertirli dell’accaduto e nelle ore immediatamente successive ho emesso l’ordinanza di ripristino in sicurezza secondo le prescrizioni indicate dai Vigili del fuoco, mentre i carabinieri procedevano con l’identificazione delle persone presenti. Credo che debbano essere chiarite le condizioni in cui si trova oggi la fabbrica dismessa e anche quelle in cui lavorano le persone a cui è stato affidato il compito di sorvegliare la fabbrica".