Alessandro e i vichinghi in Vietnam La storia diventa una graphic novel

L’ultimo lavoro del bocconiano dirigente d’azienda diventato investigatore di vicende belliche per passione "Con questo fumetto ho cercato di rendere più appetibile agli studenti una materia mai troppo amata"

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di Gianni Gresio

Di professione è dirigente d’azienda. Ma nel tempo libero prepara articoli e libri su vicende belliche. Da coscienzioso investigatore della storia, è stato capace di riportare dal passato episodi sconosciuti, coperti anche dal segreto militare. Come quelli che Alessandro Giorgi, classe 1960, laureato in economia aziendale all’Università Bocconi, ha descritto in due articoli pubblicati nel 2012 dal mensile Storia e battaglie. Gli eventi da lui raccontati dettagliatamente negli articoli “Vichinghi in Vietnam“, hanno ora fornito la trama per un fumetto che l’11 e il 12 marzo verrà presentato alla rassegna Cerea Comics. "Cercavo un modo – sottolinea Giorgi – per rendere più appetibile agli studenti la storia, una materia mai troppo amata. Questa graphic novel dovrebbe fornire un aiuto in questo senso". Anche perché Giorgi, studi superiori al Liceo Zucchi, ha effettato un’accurata ricerca pure per affidare la sua sceneggiatura a un interprete particolarmente in gamba. Lo ha appunto trovato in Fabrizio De Fabritiis, il disegnatore di Zagor.

Con la moglie Chiara Mognetti gestisce la casa editrice Emmetre Edizioni, che stamperà appunto il fumetto dedicato a episodi precedenti la guerra del Vietnam. Questa appassionante “spy story“ si svolse tra il 1963 e il 1964. Gli Stati Uniti, nel periodo antecedente il conflitto, erano alla ricerca di abili marinai che potessero pilotare motoscafi veloci lungo le coste del Nord Vietnam. Questi natanti avevano a bordo un carico speciale, cioè pattuglie di guastatori e sabotatori sudvietnamiti destinati a compiere azioni in territorio nemico. I motoscafi, una volta depositati i gruppi di commando, dovevano tornare giorni dopo a un punto prestabilito, con la speranza di recuperare gli incursori al rientro da queste spericolate missioni. "Il conflitto – precisa Giorgi – non era ancora scoppiato ufficialmente. Gli Stati Uniti volevano evitare che, nel caso di esito negativo di queste operazioni, degli americani finissero prigionieri dei nordvietnamiti". Così cercarono personale di altra nazionalità. Individuarono infine i soggetti più adatti in tre diplomati dell’Istituto Nautico di Bergen, in Norvegia. I tre “vichinghi“ a stelle e strisce portarono a termine una ventina di missioni. L’ultima è datata 27 maggio 1964. Poi i militari subentrarono alla Cia gestione di queste operazioni. I tre norvegesi decisero di non rinnovare il contratto e la loro avventura ultrasegreta nelle acque vietnamite finì lì. Giorgi ha anche rintracciato i protagonisti di queste operazioni. "Nel fumetto – commenta ironicamente – qualche licenza poetica c’è: i volti dei tre protagonisti, per esempio, ricordano gli attori Paul Newman, John Cusack e Daniel Craig. Il reclutatore norvegese, poi, sembra Philippe Noiret. Ma tutti i fatti sono realmente avvenuti".