Alberi secchi, mobilitazione in rete dei comitati

Petizione per chiedere all’assessore all’Ambiente di intervenire in fretta anche sul verde privato

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"Quest’estate abbiamo sperimentato in modo crudo quanto siano visibili i danni della siccità sul patrimonio arboreo della città di Monza, sia per il verde pubblico sia per i giardini privati". Comincia così la petizione avviata da Giorgio Majoli (nella foto), referente del Coordinamento di comitati cittadini, insieme a un gruppo di monzesi, rivolta all’assessore all’Ambiente Giada Turato. Sulla piattaforma Change.org, in una manciata di giorni ha già raccolto 230 firme su 500 prefissate. I cittadini chiedono che vengano destinate maggiori risorse per la conservazione e manutenzione del verde pubblico. Propongono la verifica e l’adeguamento del regolamento del verde pubblico datato 2001, la tutela delle aree verdi pubbliche, ma anche l’adozione del regolamento del verde privato (come esiste ad esempio a Padova). Per questo suggeriscono il coinvolgimento attivo dei privati, degli artigiani e dei commercianti, sia nella cura del proprio spazio verde (sono troppe le piante secche nei giardini privati) sia del verde di stretta prossimità della propria abitazione, attività o negozio.

All’assessore Turato chiedono di sviluppare iniziative e investimenti pubblici per l’ottimizzazione e contro la dispersione delle risorse idriche. Passeggiando per la città, sono visibili in tutti i quartieri giovani arbusti secchi, così pure alberi e piante di alto fusto che hanno perso la loro chioma per mancanza di acqua piovana. "Le specie urbane stanno vivendo al di sopra dei propri limiti di tolleranza naturale, indipendentemente dalle stagioni - scrive Majoli -. Stante questa situazione critica vorremmo che l’Amministrazione coinvolgesse l’intera città per difendere il nostro verde".

Cristina Bertolini