DARIO CRIPPA
Cronaca

Al fronte fra cosche e baby killer Un anno di lavoro per i carabinieri

Sgominata la banda che gestiva la sicurezza dei locali notturni e la gang che svuotava i bancomat

di Dario Crippa

Ricorre oggi il 207° annuale di fondazione dell’Arma dei Carabinieri e anche il Comando provinciale di Monza e Brianza non ha voluto mancare, con una semoplice cerimonia alla presenza del Prefetto Patrizia Palmisani, accolta dal Comandante provinciale, Colonnello Simone Pacioni, e da un picchetto di militari in grande uniforme - nel corso della quale è stata deposta una corona d’alloro ed è stato reso omaggio ai Caduti.

Rilevanti i risultati operativi raggiunti nell’ultimo anno. Dall’operazione “Freccia” che, nel giugno 2020, ha consentito di trarre in arresto 15 soggetti, ritenuti responsabili di vari reati legati alla gestione della sicurezza di alcuni locali e chioschi di street food notturni, tra i quali tentata estorsione in concorso ed associazione per delinquere finalizzata alla produzione e al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Grande impatto sull’opinione pubblica ha avuto anche l’arresto di due minori, quali autori materiali e del mandante dell’omicidio di un ragazzo 42enne, avvenuto con modalità estremamente efferate lo scorso novembre al quartiere San Rocco di Monza. Particolare anche l’arresto di un pregiudicato di origini moldave, responsabile del tentato omicidio di un connazionale, avvenuto lo scorso ottobre dopo l’acquisto di un’auto.

E un altro tentato omicidio ai danni di un cittadino marocchino 39enne, colpito gravemente con colpi di arma da fuoco nel luglio scorso, a Seregno, ha portato all’arresto di due fratelli italiani. Non solo sangue, per fortuna, ma anche reati contro il patrimonio. Come l’inchiesta “Winpot” che, nell’ottobre scorso, ha portato all’arresto di 12 soggetti moldavi, responsabili di associazione per delinquere finalizzata ai furti aggravati in danno degli sportelli bancomat con la tecnica del “Black Box”. Lo scorso 10 luglio era stato invece disarticolato un gruppo di etnia rom –proveniente dalla Bosnia Erzegovina – dedito ai furti ai danni di aziende della provincia.

Da segnalare anche diversi salvataggi.

Come quello dello scorso San Silvestro a Monza, quando grazie al defibrillatore in dotazione alle vetture della sezione radiomobile è stato rianimato un 64enne, colto da infarto all’interno della propria abitazione. Grande impatto sull’opinione pubblica ha avuto anche l’arresto di due pregiudicati, colti mentre stavano rapinando un supermercato di Vedano al Lambro, anche grazie alla prontezza di un’impiegata dell’esercizio nel dare l’allarme. Prima di essere immobilizzati, i due, entrambi armati di pistole poi risultate a salve, avevano esploso 3 colpi a scopo intimidatorio e picchiato con violenza un addetto alla sicurezza. Lo scorso aprile era stato invece arrestato a Cesano Maderno, sempre grazie alla collaborazione di una dipendente, un rapinatore armato di pistola, che aveva fatto irruzione in un compro-oro.