Nella ricca Brianza, anche in una città come Giussano che si distingue per la qualità della vita e per la presenza di grandi aziende, c’è chi deve fare i conti con la situazione di disagio economico e andare a alla ricerca di beni di seconda mano per le proprie necessità: sono stati 2.042 gli accessi per il ritiro di prodotti al Cubo del Riuso di via Nenni nel 2022, con un aumento del 56 per cento rispetto all’anno precedente.
E tutto fa pensare che il dato alla fine del 2023 possa essere ancora maggiore. Proprio per questo motivo l’amministrazione comunale ha deciso di pubblicare una manifestazione di interesse per individuare associazioni di volontariato disposte a prendere in gestione il servizio per il prossimo triennio, con possibilità di proroga per altri due anni.
I dati mostrano che il servizio funziona. Il Cubo del Riuso, dopo soltanto due anni di attività, è ormai una presenza importante sul territorio cittadino e un punto di riferimento per molti. Si trovano tanti beni in ottimo stato (pochissimi quelli portati in piattaforma ecologica) che si possono ritirare con una semplice offerta.
Sempre dall’ultimo dato disponibile risalta la consegna degli oggetti da parte dei cittadini: si tratta di un totale di 15,2 tonnellate (50 per cento in più rispetto al 2021). Ancora meglio il ritiro da parte di persone interessate: 15,8 tonnellate e dato in forte crescita visto che si tratta di un 62 per cento in più rispetto ai dodici mesi precedenti. Significa circa 352 chili di merce ritirata in media ogni settimana contro i 222 chili del primo anno completo di funzionamento del servizio.
Cosa cercano i cittadini maggiormente in difficoltà? Soprattutto abbigliamento, ma anche accessori e biancheria per la casa. Al secondo posto delle tipologie più ricercate si trova l’arredamento.
Il centro funziona molto bene anche per quanto riguarda le stoviglie, i casalinghi e gli oggetti per la casa in generale. Non mancano tuttavia le persone che usufruiscono di questo servizio per quanto riguarda il mondo dei piccoli: ricercati anche gli articoli per l’infanzia e il voluttuario come i giochi.
Anche i bambini, del resto, hanno le loro necessità e la parte ludica rientra di sicuro tra queste.
Colpisce favorevolmente anche un alto dato: grazie alle numerose collaborazioni avviate con le realtà del territorio, funziona molto bene anche il mercato dei libri e dei fumetti: per la prima volta quelli ritirati sono stati superiori a quelli consegnati. Tutto questo è frutto di una maggiore conoscenza di questa struttura presente sul territorio, ma anche della volontà di allacciare rapporti con associazioni, parrocchie, scuole dell’infanzia. Ridotta anche l’offerta minima stabilita per il ritiro dei beni, vista la notevole mole consegnata dai cittadini. Se da un lato colpisce di sicuro il numero degli utenti del Cubo del Riuso, dall’altro lato c’è un numero che incoraggia: sono stati 1.346 gli accessi per consegnare beni in ottime condizioni. L’aumento è dell’82 per cento in un anno.
Nella ricca Brianza, insomma, oltre a famiglie in difficoltà ci sono anche quelle che decidono di non sprecare i loro beni e di metterli a disposizione di chi ha bisogno. Il dato è doppiamente da apprezzare: oltre all’aspetto della solidarietà, tutt’altro che trascurabile, è sempre più evidente anche l’aspetto culturale della lotta allo spreco e dell’attenzione per il riuso dei beni.