Monica Guzzi
Cronaca

Afol Monza e Brianza, ricollocati 40 su 100

Bilancio in attivo per l’Agenzia del lavoro

Il nuovo centro Afol di Concorezzo

Monza, 28 maggio 2015 - La Provincia è al verde? Non in tutti i settori. Mentre Roma continua a tagliare risorse agli enti di secondo livello, c’è un’agenzia che, nonostante tutto, macina ricavi e posti di lavoro.

Un esempio unico, tanto da avere meritato ieri in Consiglio provinciale, dopo l’approvazione all’unanimità del bilancio consuntivo 2014, i complimenti di tutti.

Si tratta dell’Afol, l’Agenzia per la formazione, l’orientamento e il lavoro della Provincia di Monza e Brianza. Oltre a chiudere il bilancio in attivo con una buona dose di ricavi, ha registrato risultati molto significativi anche nell’incrocio fra domanda e offerta di lavoro. E in un periodo di crisi così pesante non è un risultato da poco.

Nel dettaglio, il volume dei ricavi è passato da 5 milioni e 313mila euro del 2009 a 7 milioni e 722mila euro del 2014. "Tutto ciò nonostante una diminuzione del 35 per cento dei contributi pubblici, compensata con un aumento dei ricavi del 26 per cento", spiega Barbara Riva, direttore generale di Afol.

I ricavi sono legati ai progetti di politica attiva del lavoro e agli sportelli comunali in incremento. L’ultimo è stato aperto a Cesano Maderno. Tutti gli sportelli inoltre stanno diventando centri integrati di servizi, lavoro e informazioni.

Sono sei le sedi accreditate al lavoro e tre (Meda, Seregno e Concorezzo) i centri accreditati alla formazione.

"Con l’utile apriremo un nuovo centro di formazione a Seregno, dove prevediamo l’implementazione dei servizi con il nuovo laboratorio per panificatori e pasticcieri - continua Barbara Riva -. Sono già 25 gli iscritti al corso, la classe partirà a settembre".

Al centro di formazione di Seregno sono iscritti in 443 (tutti giovani fra i 15 e i 18 anni), mentre il centro di Meda conta 281 alunni e quello più recente di Concorezzo 26. Inoltre Afol si occupa della formazione alle imprese, passata da 843 persone del 2009 a 1.998 del 2013.

Ma in questi anni Afol non si è occupata solo di formazione giovanile o situazioni di disagio. "C'’è una forte preoccupazione, accompagnata da una seria riflessione, sul target di utenza e sui numeri della disoccupazione - spiega il direttore generale di Afol -. I numeri parlano chiaro: siamo passati da 9.000 persone passate nei centri per l’impiego nel 2009 alle 35mila di oggi. Un evidente svantaggio occupazionale".

Nonostante queste nuvole nere, i risultati fanno ben sperare. L’incrocio fra domanda e offerta oggi porta alla ricollocazione del 40-45 per cento dei lavoratori nel giro di 6-12 mesi. Ciò significa che almeno 40 persone su 100 trovano un’assunzione in tempi ragionevoli.

Tuttavia non si può guardare al futuro con ottimismo. La formazione e il lavoro sono funzioni che le province sembrano destinate a perdere a vantaggio delle regioni. "Dovremo attendere i decreti attuativi sull’agenzia nazionale - conclude Barbara Riva -. Il tema è quello di valorizzare una realtà che ha risposto in maniera concreta ai bisogni del territorio. Si tratta din un’azienda di proprietà della Provincia di Monza e Brianza, costruita sui bisogni di questa realtà".

Non a caso oggi il presidente della Provincia Gigi Ponti presenterà questi risultati all’assemblea dei sindaci. "L’obiettivo è quello di non disperdere questo know how", conclude il presidente.