"Le nostre linee guida sono rimettere a posto gli alloggi sfitti e curare gli edifici già esistenti, per migliorare le condizioni di chi già li abita". Non ha dubbi su cosa fare nell’immediato futuro l’assessora alle Politiche abitative Andreina Fumagalli per migliorare l’offerta abitativa pubblica monzese.
"Da tempo ormai il numero di alloggi che riusciamo a mettere a bando come Comune è pressappoco lo stesso, intorno ai 25 all’anno. Solo il 2022 ha fatto eccezione, con una disponibilità più che raddoppiata, per via di un maggior contributo a livello regionale per le manutenzioni, figlio del periodo del Covid". Per superare la soglia degli appartamenti disponibili ogni anno, che diventano tra i 35 e i 40 sommati a quelli di Aler, bisogna agire sullo sfitto. "I 150 alloggi sfitti comunali, sul totale dei 1432 esistenti, vanno gradualmente recuperati – osserva Fumagalli –, ma anche sui 5000 alloggi sfitti privati presenti in città (questo il conteggio più ottimistico) bisogna cercare di agire. Al Centro civico Liberthub abbiamo attivato uno Sportello per l’abitare che ha il fine di far incontrare i proprietari degli immobili con l’amministrazione e con i possibili affittuari. Stiamo cercando di promuovere le opportunità del canone concordato, che in alcuni casi può garantire ricavi simili a quelli del libero mercato, grazie alla cedolare secca al 10% e all’abbattimento dell’Imu". Sul fronte invece della manutenzione degli edifici, il piano di recupero del Comune è in continuo aggiornamento. "Per l’anno prossimo, oltre agli interventi in corso in via Vespucci, Manara, Mazzucotelli, Silva e Bramante da Urbino, vogliamo mettere mano agli edifici di via Pisacane, via Giotto e via Stelvio – anticipa l’assessora –. Sono rispettivamente immobili del ’25, ’26 e ’30, su cui è urgente rifare infissi e serramenti". Da qui l’importante novità: "Proprio per avere più facilità negli interventi immobiliari abbiamo deciso di rinnovare per i prossimi tre anni la convenzione con Aler, con la quale 326 alloggi nostri verranno passati in gestione a loro – precisa –, di cui 100 sono quelli di via Bramante da Urbino. In questo modo scenderanno a circa 1100 gli alloggi popolari a nostra gestione e saliranno ad altrettanti 1100 quelli di Aler. Sarà l’azienda pubblica a farsi carico direttamente dei lavori e procedere a bandi per gli alloggi sfitti".
Anche sull’immobile a scopo sociale si sta intervenendo coi recuperi. "Per la prima volta riqualificheremo immobili per l’ospitalità temporanea a donne vittime di violenza e minori in situazioni di disagio – dichiara l’assessore al Welfare Egidio Riva – e tanto abbiamo investito anche anche per una migliore accoglienza delle persone senza fissa dimora, con l’apertura dello Spazio 37 tutto l’anno e il progetto per il suo nuovo edificio, e con la ristrutturazione e l’aumento dei posti nell’asilo notturno di via Raiberti, da 25 a 36".
A.S.