"Adesso basta. Sono in arrivo le telecamere"

L'assessore alla Sicurezza di Monza, Ambrogio Moccia, si impegna a fermare i vandali all'asilo nido di via Nazario Sauro con nuove telecamere di videosorveglianza. Indagini in corso per individuare i responsabili.

"Adesso basta. Sono in arrivo le telecamere"

L'assessore alla Sicurezza di Monza, Ambrogio Moccia, si impegna a fermare i vandali all'asilo nido di via Nazario Sauro con nuove telecamere di videosorveglianza. Indagini in corso per individuare i responsabili.

"Faremo di tutto perché questo episodio rimanga senza seguito". Prende una posizione forte l’assessore alla Sicurezza di Monza, Ambrogio Moccia, dopo il raid dei vandali all’asilo nido di via Nazario Sauro. "Sono in corso le indagini delle Forze dell’ordine per individuare i responsabili e parallelamente anche quelle della nostra polizia locale – chiarisce –. Nel frattempo si sta per completare il percorso che prevede l’attivazione di nuove telecamere di videosorveglianza. Posso prevedere che la fase esecutiva con l’installazione dei nuovi impianti avverrà nel giro di qualche settimana". Si partirà proprio da San Rocco, il quartiere più colpito da vandalismi in istituti scolastici. La programmazione però riguarderà tutti i plessi scolastici, anche se, inevitabilmente, sarà graduale: "Anche la scuola Don Milani di Triante, a seguito degli episodi che hanno interessato il suo parcheggio esterno, sarà tra le prime in cui si interverrà".

A inizio anno qualche problema nell’inserimento di nuove videocamere al comprensivo di San Rocco si era riscontrata per via della difficoltà nel rispettare le normative della privacy, che prevedono che non debbano essere inquadrati gli edifici privati esterni. "L’impianto è stato studiato in maniera tale da rispettare il decoro delle persone e riuscire a coniugare privacy e sicurezza", rassicura l’assessore. Ora il vero nodo da sciogliere è capire e intervenire sulle origini di questi fatti. "Questo è un vandalismo stupido e sconfortante – commenta Moccia –. Episodi precedenti hanno riguardato ragazzi adolescenti. In questo caso ancora non sappiamo. Di certo posso dire che oggi il disagio giovanile è un fenomeno da prendere molto sul serio".

A.S.