BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Addio al sindaco più amato. È morto Adriano Poletti

In carica per dieci anni, aveva messo i paletti alla Star e difeso i lavoratori. Si è spento ieri notte a 65 anni, venerdì funerali col gonfalone del Comune.

Addio al sindaco più amato. È morto Adriano Poletti

Era malato da tanto, ma nessuno si aspettava una fine così repentina. Agrate piange Adriano Poletti, il sindaco che mise i paletti alla Star ai tempi delle grandi dismissioni, che volle il polo sanitario pubblico-privato in via Lecco, la nuova biblioteca Enzo Biagi e la scuola elementare in via Battisti. Otto anni fa aveva avuto un ictus dal quale non si era mai ripreso del tutto. È morto l’altra notte a 65 anni, se l’è portato via una polmonite, i funerali si terranno venerdì alle 10.30 nella Prepositurale, a Seveso, dove si era trasferito. Alle esequie ci sarà il gonfalone della città e in aula si osserverà un minuto di silenzio. Simone Sironi, oggi alla guida dell’amministrazione, non nasconde la commozione: "Era unico con quella sua capacità di ascoltare la gente. È stato un esempio per una generazione di giovani. Il nostro rapporto cominciò quando ero obiettore di coscienza in oratorio". Piglio deciso, con un sorriso per tutti, è con lui che il palazzo "è diventato di cristallo - ricorda Ezio Colombo, il successore al quale 14 anni fa passò il testimone - Poletti aprì letteralmente il Comune a tutti. Ha dedicato 10 anni della sua vita a realizzare progetti per migliorare la comunità". Fra le battaglie quella contro la piaga dei morti sul lavoro. Nel 2008 uscì dalla Sampla Belting con le lacrime agli occhi, poco dopo che Davide Martis, operaio di 34 anni che abitava in città, rimase stritolato in una macchina.

Era furioso. "Ci sono le foto - raccontava - basterebbe pubblicarle sulle prime pagine dei giornali per capire di cosa stiamo parlando". Non ha mai perso di vista la famiglia del ragazzo, papà Salvatore e mamma Emilia. Suo anche il merito di un altro importante progetto, il gemellaggio con Ceska Trebova, in Repubblica ceca, uno scambio culturale, scolastico e di imprese. E poi ci fu la guerra alla Teem, e l’amarezza per la contrapartita della metropolitana Verde che non ha ancora visto la luce, la nuova piazza e la nascita della Ztl, una novità assoluta. "Si è conquistato un posto di primo piano nella storia della città, ma anche nei cuori di tanti", sottolineano i compagni con i quali ha condiviso tanti momenti. Venerdì alle 11.45 al cimitero Agrate lo saluterà per l’ultima volta.