SONIA RONCONI
Cronaca

Addio a Renato Cazzaniga. Figlio d’arte e tenore “dal do facile“ duettò con Pavarotti e Sinatra

L’artista aveva 81 anni: dopo aver calcato i palchi più importanti al mondo si era ritirato dalle scene. Domani i funerali a Monza, città a cui è sempre stato legato fin dal diploma in canto al liceo Appiani.

Addio a Renato Cazzaniga. Figlio d’arte e tenore “dal do facile“ duettò con Pavarotti e Sinatra

Renato Cazzaniga era nato a Lecco nel 1943 Da diversi anni viveva con la moglie Maria Teresa a Renate

Addio a Renato Cazzaniga. Il tenore di Renate si è spento sabato sera a 81 anni all’Hospice Santa Maria delle Grazie a Monza. La sua voce è stata applaudita sui palchi più celebri al mondo e ha duettato con artisti del valore di Luciano Pavarotti e Frank Sinatra. Figlio d’arte della celebre soprano Ilde Brunazzi, rappresentava un vero e proprio orgoglio italiano. Nato a Lecco nel 1943, si era trasferito a Monza, città alla quale è rimasto sempre legato (fin dal diploma in canto al liceo musicale Appiani) anche dopo aver deciso di scegliere come buen retiro un’antica casa nobiliare a Renate, in cui viveva con la moglie Maria Teresa. Cazzaniga era un talento naturale. Lui stesso confessò di essere "cresciuto a pane e musica. Potrei dire di essere nato tenore. Il tenore non è una voce naturalmente maschile, che è un po’ più baritonale. Ma io non ho avuto bisogno si sforzarmi, la mia era una dote naturale". Nel 1967 vinse i prestigiosi concorsi Aslico e quello per voci verdiane di Busseto. Da quel momento cominciò una carriera di cantante lirico con voce tenorile che lo ha portato a calcare le scene dei più famosi teatri del mondo, tra cui La Scala di Milano, La Fenice di Venezia, l’Arena di Verona, il Comunale di Firenze, il Bolshoi di Mosca e i teatri d’opera di Parigi, Bilbao, Dallas, Montecarlo, Seoul, Tokio, diretto dai più grandi direttori, da Abbado a Gavazzeni, da Maazel a Muti. II suo repertorio comprendeva opere di Verdi, Bellini, Rossini, Giordano, Cilea, Gounod e Massenet. Cazzaniga - che a Renate era stato anche assessore a sport, eventi e spettacoli, "per tutti noi era il “Maestro“ - lo ricorda l’ex sindaco Matteo Rigamonti. Era molto amato e seguito dall’intera comunità. La sua straordinaria carriera, costellata di successi, ha visto collaborazioni con leggende del mondo musicale e teatrale. Nel 2018, Regione Lombardia gli ha conferito il Premio Rosa Camuna, ennesimo riconoscimento per il suo contributo allo sviluppo culturale della nostra terra". L’anno prima, invece, il Comune di Renate lo aveva insignito della Croce d’Oro come benemerenza, "un momento che lo ha profondamente colpito e che ha sempre portato nel cuore".

Del resto "la comunità di Renate lo ha sempre considerato una figura di riferimento. È stato un onore averlo conosciuto e il suo ricordo rimarrà vivo nelle nostre memorie e nei nostri cuori"."Sono commosso per questa ondata di affetto nei confronti di mio papà Renato – le parole del figlio Giacomo –. A nome mio, di mio fratello Carlo e di mia mamma Maria Teresa vi ringraziamo di cuore. I funerali si svolgeranno martedì (domani, ndr) al Santuario della Madonna delle Grazie di Monza alle 14.30. Per chi vuole rendergli un ultimo saluto, la salma si trova nella sala del commiato nel Hospice Santa Maria delle Grazie di Monza".