Monza, accoltellato alla schiena per una lite stradale: scoperti i due aggressori

Denunciati due trentenni per la violenta aggressione ai danni di un ragazzo di Brugherio

Brugherio (Monza) - Un primo maggio di follia, un’aggressione a calci pugni e bastonate. Un ragazzo accoltellato alla schiena. A più di tre mesi di distanza, gli agenti della Questura di polizia di Monza hanno risolto il caso e hanno indagato per lesioni volontarie aggravate due trentenni, uno dei quali con precedenti per droga. La vittima era stata un ragazzo 19enne residente a Brugherio: la notte del 1° maggio scorso, mentre camminava con i suoi amici nei pressi di via Bergamo, cuore della movida di Monza, dopo aver discusso per futili motivi con gli occupanti di un’auto di passaggio in via De Gradi, era stati aggredito con calci e pugni, ricevendo anche una coltellata alla schiena. 

Il racconto della vittima Infatti, verso l'1.30 del 1° maggio era giunta una chiamata alla Sala Operativa della Questura, nella quale si riferiva che personale sanitario aveva trasportato in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale San Gerardo di Monza un ragazzo che poco prima era stato colpito da una coltellata alla schiena. Gli agenti della Volante, raggiunta la vittima, prendevano immediati contatti con il ragazzo ferito, che presentava una vistosa ferita alla schiena. Quest'ultimo aveva raccontato che, dopo aver trascorso la serata per le vie del centro con i propri amici e la propria fidanzata, facendo uso di alcolici, all'1.20 circa, mentre si dirigeva a piedi in via De Gradi  un’autovettura con due persone a bordo era passata ad alta velocità sulla stessa via, sfiorandolo. Il ragazzo aveva reagito inveendo nei dell'auto, dalle quale erano scesi due giovani che si erano scagliati contro di lui con calci e pugni, facendolo cadere a terra e facendogli perdere i sensi.

L'aggressione La fidanzata della vittima aveva confermato i fatti, aggiungendo che al’interno dell’autovettura, una Renault di colore chiaro, c'era anche una donna. Inoltre, la giovane aveva aggiunto  che l’autovettura, sfrecciando ad alta velocità, aveva colpito una bottiglia di vetro, che si trovava al lato della strada, infrangendola e le cui schegge avevano colpito le sue gambe, senza peraltro procurarle lesioni, cosa che aveva scatenato la reazione del fidanzato.  Degli uomini scesi dall'auto,  uno  aveva estratto un coltello a scatto puntandolo alla gola del fidanzato, fatto che aveva agitato ancora di più il giovane, che nel tentativo di divincolarsi, era stato colpito prima con calci e pugni e poi con un fendente alla schiena che lo aveva tramortito e gettato a terra. Alcuni passanti avevano tentato di calmare la situazione, ma l’aggressore che era in possesso del coltello era si recato verso il portabagagli dell’auto prelevando un bastone in acciaio con il quale aveva minacciato chiunque tentasse di intervenire. Successivamente, entrambi gli aggressori si erano dati alla fuga, a bordo dell’autovettura, in direzione di Corso Milano, mentre la donna che era in loro compagnia si era allontanata a piedi in direzione di via Bergamo. 

In ospedale La vittima era stata ricoverata con una prognosi provvisoria di 20 giorni. L’analisi delle immagini dagli impianti di videosorveglianza comunale e di privati cittadini hanno consentito di confermare la dinamica dei fatti per come descritta dai testimoni, mostrando tra l’altro come i responsabili, dopo l’accoltellamento, abbiano continuato l’aggressione contro gli amici del ferito lungo la vicina via Azzone Visconti, noncuranti del traffico veicolare e degli ignari passanti. 

L'indagine La comparazione tra queste immagini videoregistrate, le dichiarazioni dei testimoni e la verifica di tutte le autovetture immatricolate in provincia di Monza e di Milano corrispondenti al modello indicato dai testi e visibile nelle immagini (senza che fosse possibile rilevarne il numero di targa per la bassa qualità delle immagini registrate, oltretutto in orario notturno) hanno permesso di identificare i due autori dell’accoltellamento. Nella primissima mattinata di martedì 8 agosto gli agenti della Squadra Mobile della Questura hanno dato esecuzione alle perquisizioni domiciliari su delega dalla Procura della Repubblica di Monza a carico dei due aggressori, attività di polizia giudiziaria che ha consentito di rinvenire e sequestrare l’abbigliamento indossato al momento dei fatti contestati e di acquisire ulteriori elementi a riscontro del delineato quadro probatorio. 

Le accuse Gli indagati del grave episodio occorso la notte del 1° maggio, due trentenni, uno residente a Monza, pregiudicato per reati contro la persona ed in materia di sostanze stupefacenti e l’altro di Brugherio incensurato, a piede libero, dovranno rispondere di lesioni aggravate dall’uso del coltello. Nei confronti dei due indagati, il Questore della provincia di Monza e della Brianza Marco Odorisio ha disposto l’avvio da parte della Divisione Ufficio Polizia Anticrimine dei relativi procedimenti per l’applicazione delle misure di prevenzione e di sicurezza, e ha  commenati:  “ancora una volta il territorio ha parlato e ha avuto la risposta che la comunità attendeva. Quanto accaduto deve far riflettere perché non può una serata in compagnia trasformarsi in un grave fatto di sangue con un giovane colpito alla schiena da una coltellata. Ancora una volta, come accertato, ricorre l’abuso di bevande alcoliche che unite ad una parola o ad un gesto di troppo, potevano trasformarsi in tragedia. L’invito è quello di essere sempre consapevoli sia nei momenti di divertimento che di socialità”.