REDAZIONE MONZA BRIANZA

Seregno, “abusi sessuali sui ragazzi dell’oratorio”: indagato don Samuele Marelli ex direttore della Fondazione oratori milanesi

L’inchiesta coperta dal massimo riserbo della Procura di Monza e quella del tribunale ecclesiastico vedono al centro le testimonianze di dieci ragazzi che hanno frequentato un oratorio della città, nei confronti dei quali l’ex prelato della comunità religiosa San Giovanni Paolo II avrebbe riservato attenzioni morbose

Una foto di Don Samuele Marelli, ex direttore della Fondazione Oratori Milanesi e all'epoca dei fatti vicario della congregazione Giovanni Paolo II di Seregno (Monza) e coordinatore delle attività pastorali giovanili di sei parrocchie

Una foto di Don Samuele Marelli, ex direttore della Fondazione Oratori Milanesi e all'epoca dei fatti vicario della congregazione Giovanni Paolo II di Seregno (Monza) e coordinatore delle attività pastorali giovanili di sei parrocchie

Seregno (Monza e Brianza), 27 marzo 2025 – Le indagini, riservatissime, della Procura di Monza e parallelamente il processo canonico avviato dalla Curia. Al centro c’è don Samuele Marelli, 49 anni, brillante figura sacerdotale già al vertice per diversi anni e a partire dal 2008 della Federazione oratori milanesi – scelto e voluto dall’allora arcivescovo di Milano Angelo Scola – la Fom, che riunisce 1.200 oratori distribuiti su tutto il territorio lombardo. Su don Samuele pesa un’accusa pesantissima, quella di molestie sessuali nei confronti dei ragazzi dell’oratorio di una delle parrocchie di Seregno. Comportamenti e “attenzioni” che avrebbe messo in atto, secondo l’indagine in corso, dal 2017 all’inizio del 2024 periodo durante il quale è stato responsabile della comunità religiosa “Giovanni Paolo II”, oltre che della pastorale giovanile che riunisce sei parrocchie della città brianzola. 

L’allontanamento

Nel febbraio del 2024 arriva dunque la decisione della Curia di Milano di rimuoverlo da quei ruoli. “Cari fratelli e sorelle della comunità pastorale San Giovanni Paolo II – così recitava un anno fa il comunicato ufficiale con cui veniva motivata e resa nota la decisione – dopo attento e ponderato ascolto si è deciso di accogliere la richiesta di don Samuele Marelli per un periodo di stacco dagli impegni pastorali diretti, al fine di favorire un recupero psico-fisico e per rileggere l’esperienza di questi anni impegnativi di ministero”. Dietro il “necessario recupero psico-fisico” si celava in realtà tutt’altro contesto: quello di una serie di presunti abusi sessuali, attorno ai quali si sono subito concentrate le attenzioni della Chiesa milanese, che ha successivamente avviato un processo canonico, e ora quelle della Procura monzese.

Il tribunale di Monza (immagine di repertorio)
Il tribunale di Monza (immagine di repertorio)

Le testimonianze

Indagine, come si diceva, coperta dal massimo riserbo. Le accuse nei confronti del prelato classe 1976 originario di Novedrate, nel Comasco, sembrano tuttavia molto gravi e circostanziate: confidenze e battute fuori luogo, comportamenti ambigui. Il prelato avrebbe anche messo in mostra parti del corpo. Sono una decina i ragazzi, tutti maschi – sentiti dal tribunale ecclesiastico – che hanno cominciato a manifestare il loro disagio, nel corso del 2023, agli educatori dell’oratorio e alle famiglie, che hanno successivamente presentato un esposto in Procura. Le vittime potrebbero tuttavia essere molte di più. Don Samuele, con vent’anni di sacerdozio alle spalle (la sua ordinazione risale al 2002), ha infatti accompagnato decine di gruppi di giovani in piscina o ai campi estivi. Il processo canonico, come informa il Corriere, è intanto arrivato alle sue battute finali. Il verdetto è atteso per le prossime settimane, certamente ad aprile. A don Marelli sono nel frattempo stati tolti tutti gli incarichi ed è stato trasferito in un’altra diocesi.