Palazzine abusive a rischio demolizione: per 46 famiglie il pericolo di perdere casa

La notizia choc è emersa alla ripresa del processo al Tribunale di Monza che vede Rosario Perri imputato per abuso in atti d'ufficio e omessa denuncia da parte di pubblico ufficiale di Stefania Totaro

Un'aula di tribunale

Un'aula di tribunale

Desio (Monza), 11 Luglio 2014 - Potrebbero essere abbattute le palazzine con i sottotetti abusivi dei Moscato in via Pallavicini abitate da 46 famiglie. La notizia choc è emersa alla ripresa del processo al Tribunale di Monza che vede Rosario Perri imputato per abuso in atti d'ufficio e omessa denuncia da parte di pubblico ufficiale. L'ex capo dell'ufficio edilizia privata e urbanistica del Comune di Desio ed ex assessore provinciale monzese (condannato a 5 anni e mezzo di reclusione nel processo al Tribunale di Monza per corruzione per le modifiche sospette al Pgt di Desio insieme all'ex assessore regionale Massimo Ponzoni e a 1 anno di reclusione per abuso in atti d'ufficio per la convenzione siglata con il gruppo Addamiano nel 2007 per la torre incompiuta da 22 piani) è accusato a vario titolo insieme al funzionario responsabile dell'ufficio edilizia privata e urbanistica Marino Arienti e al comandante della polizia locale di Desio Giuseppe Zuccalà. Al processo si è costituito parte civile il Comune di Desio. Sotto accusa gli interventi edilizi ritenuti abusivi relativi al 2007 (per cui i relativi reati di abuso edilizio e di falso sono già prescritti) come quelli in via Pallavicini a Desio di proprietà della società 'La Capriola srl' cui soci erano all'epoca i fratelli Natale, Annunziato e Giovanni Moscato, nipoti di Natale Iamonte dell'omonimo clan calabrese (Natale è stato per quasi vent’anni consigliere comunale Psi a Desio, ricoprendo anche l’incarico di assessore all’Urbanistica, invece Annunziato è stato arrestato nel 2010 nell’ambito dell’operazione 'Infinito' sulla n'drangheta in Brianza ed è stato condannato in primo e secondo grado per associazione di stampo mafioso). Secondo l'accusa, rappresentata dai pm Salvatore Bellomo e Donata Costa gli imputati, pur sapendo delle false dichiarazioni contenute nelle domande di condono edilizio presentate dagli imprenditori e a seguito dei provvedimenti di diniego del permesso di costruire, omettevano ognuno per quanto di sua competenza di effettuare gli opportuni accertamenti tecnici e di denunciare i reati di abuso edilizio all'autorità giudiziaria. Accuse contestate da tutti gli imputati. Dal canto suo Rosario Perri si difende sostenendo che nel 2007 al Comune di Desio c'era il commissario prefettizio, che aveva dato alla polizia locale il compito di procedere. Ieri dai funzionari successori di Perri, sentiti come testimoni al processo, la notizia che sarebbe in corso con la Prefettura il progetto di demolizione delle palazzine perchè gli abusi risulterebbero insanabili. Il processo riprende il 18 luglio con le ultime testimonianze poi il 2 ottobre la discussione.

di Stefania Totaro