A rischio anche il pozzo. Il caso sbarca a Bruxelles

L’europarlamentare Mariangela Danzì presenterà la petizione in commissione

A rischio anche il pozzo. Il caso sbarca a Bruxelles

A rischio anche il pozzo. Il caso sbarca a Bruxelles

Nei giorni scorsi il Comitato di quartiere ha raccolto quasi 700 firme per una petizione per richiedere che il progetto dello svincolo di Serravalle A4 - A52 in via Gentili tenga conto di un pozzetto di acqua potabile a pochi metri dal cantiere, con cui i cittadini della zona si lavano, cucinano e vivono, finora non considerato dal progetto.

L’europarlamentare Mariangela Danzì presenterà la petizione alla Commissione del Parlamento europeo Peti (esamina e segue le petizioni, fungendo da ponte tra i cittadini e le istituzioni). La petizione verrà ovviamente presentata al sindaco di Monza, alla Provincia e alla Regione. "Noi non siamo contrari a ogni infrastruttura, a prescindere – sottolinea Danzì – Ma l’Europa ha varato numerose e precise norme di salvaguardia dell’ambiente, da cui dipende anche la salute di chi lo abita e ha indicato come via da seguire la ricerca di valide alternative che abbiano minore impatto su tutti questi aspetti. L’aria della Pianura Padana è tra le più inquinate del mondo e gli investimenti devono andare nella direzione di ridurre lo smog, migliorando la salute dei cittadini. Se poi quest’opera mette a repentaglio la qualità delle acque di un pozzo d’acqua potabile, per guadagnare pochi minuti per andare a vedere le Olimpiadi, viene spontaneo dire che le priorità della Regione dovrebbero essere ben altre". Peraltro pare difficile che l’opera, ancora da appaltare, possa essere pronta per il 2026. Marco Fumagalli (ex consigliere regionale 5 Stelle, fra i promotori della petizione) ricorda che i lavori verranno eseguiti a distanza di circa 15 metri dal pozzo, in contrasto con la previsione di cui al decreto legislativo 152/1999, secondo cui "in assenza dell’individuazione, da parte della Regione, della zona di rispetto, la medesima deve essere almeno a 200 metri di raggio, rispetto al punto di captazione", cioè rispetto al pozzetto di via Gentili. Perciò la petizione richiede di verificare "se la sommaria applicazione delle direttive comunitarie in tema di prevenzione del rischio e salvaguardia dei corpi idrici possa essere considerata ai fini di una procedura di infrazione o di una raccomandazione ad essere maggiormente puntuali nella individuazione delle aree di salvaguardia". Chiede anche di valutare l’introduzione di una direttiva comunitaria che disciplini il dibattito pubblico, in modo che vi sia una concreta partecipazione dei cittadini e la revisione della legislazione dell’UE in tema di qualità dell’aria. C.B.