A processo per le forbiciate alla ex fidanzata

Al culmine di una lite con la ex fidanzata e socia le conficcò un paio di forbici in gola, risparmiandole la giugulare per miracolo. Ora il 55enne Angelo Macrì affronterà il processo per tentato omicidio in abbreviato. Il rito alternativo secco è stato ammesso ieri dal presidente della prima sezione penale Roberto Spanò dopo il rigetto da parte del gup in sede di udienza preliminare dell’abbreviato condizionato all’acquisizione di una consulenza sul suo pc e di documenti informatici. L’epilogo della storia tra imputato e parte offesa, che un tempo gestivano insieme la pelletteria in corso Repubblica a Gardone Riviera della donna, fu drammatico e costellato da liti per questioni economiche. L’uomo nel pomeriggio dello scorso 17 agosto piombò in negozio, scaraventò a terra la ex e la aggredì a forbiciate. La vittima, una quarantenne ucraina con passaporto italiano, rappresentata in aula dall’avvocato Marina Manfredi, si è salvata solo perché la lama si è fermata a un passo dalla giugulare.