A Concorezzo niente Tari per chi ospita gli ucraini

Il sindaco Capitanio: "Un sostegno per le famiglie che si prendono carico di donne e bimbi fuggiti dalla guerra"

Migration

di Barbara Calderola

Niente Tari per chi ospita i profughi ucraini. Concorezzo ricorre alla leva fiscale per sostenere l’accoglienza in città. La decisione, avallata in aula, prevede l’esenzione totale dalla tassa rifiuti per tutto il periodo in cui duri la convivenza, fino al 31 dicembre. "Abbiamo voluto sostenere e dare un riconoscimento alla generosità di chi sta aiutando persone in fuga dal conflitto, facendosene carico concretamente al di fuori dei circuiti istituzionali – dice il sindaco Mauro Capitanio –. Abbiamo pensato a un modo concreto per sostenere i concorezzesi che stanno facendo qualcosa di grande in questo momento così drammatico per l’Ucraina. Zero Tari vuol dire tendere la mano a queste famiglie".

Ma non è la sola iniziativa dedicata ai rifugiati. E’ partito anche il corso di italiano tenuto dall’associazione "Fili di parole" e la risposta è stata oltre le aspettative: alla prima tranche partecipano 14 donne fra i 30 e i 50 anni, "un modo per guardare avanti", spiegano le volontarie che se ne occupano. Hanno la morte nel cuore, a casa hanno lasciato mariti, compagni, fratelli, ma la tenacia con cui hanno capito che studiare la lingua del paese dove abitano ora "può essere una chiave per il futuro è impressionante". Così mentre fra le lacrime raccontano i giorni passati nei bunker e il terrore delle bombe "imparano in fretta".

L’amministrazione ha riassunto tutte le attività a favore dei profughi in un portale, “Concorezzo per l’Ucraina“, c’è il vademecum per ottenere assistenza sanitaria, scatta tutto rivolgendosi al Comune, e anche quello per iscrivere i figli a scuola. Uno spazio particolare è dedicato a chi vuole aprire la porta di casa a minori non accompagnati per i quali c’è a disposizione il progetto “Mowgli“ di Offerta Sociale, l’azienda pubblica del welfare che ha messo a punto incontri di informazione, formazione e valutazione.

E c’è persino l’Sos veterinario, perché ci sono anche tanti animali d’affezione di cui prendersi cura. Pure sotto questo di punta di vista si è scelto di snellire, i controlli obbligatori per l’espatrio di cani e gatti sono gratuiti.