
Erick Thohir
Milano, 11 settembre 2014 - Un nuovo stadio? Sì, grazie. Ma senza fretta. L'Inter a gestione Erick Thohir (più snella e più funzionale della precedente) vuole andare per piccoli passi. Risanare il bilancio (il prossimo dovrebbe essere in rosso per una cifra vicina ai 40 milioni) per poi passare ad investire, sfruttando l'aumento dei ricavi (che si avvicinano ai 200 milioni di euro, 20 in più della scorsa stagione). In campo andranno giocatori sempre più giovani ("Abbiamo abbassato l'età media e snellito la rosa, che era troppo ampia. I giovani servono per bilanciare la rosa", parole fresche di ET), mentre la società lavorerà per essere sempre più all'avanguardia. Lo sviluppo dei social media per internazionalizzare il brand, lo show "all'americana" a San Siro per riportare famiglie e bambini allo stadio (il club resta in testa alla classifica degli abbonamenti venduti: poco meno di 40mila, circa il doppio rispetto ai cugini), tanto per citare due esempi sotto gli occhi di tutti.
E proprio sullo stadio il presidente ha voluto far capire il proprio progetto. "La pianificazione dello stadio è in corso. Compresa la comunicazione con il Comune di Milano e il Milan". Ovvero, San Siro per ora resta la nostra casa. Per il futuro si vedrà. All'Inter infatti non piaceva particolarmente l'idea del restauro del Meazza (lavori necessari per ospitare la finale di CL 2016) e ha optato, di comune accordo con il Milan (che intanto sta trattando per le Aree Expo dopo il termine dell'Esposizione Universale del 2015), per un restauro low cost. Completare il minimo dei lavori per ottenere l'organizzazione del match più importante d'Europa (20 milioni circa), aspettando una concreta opportunità per costruire altrove un proprio impianto di proprietà. A tempo debito. Quando il bilancio sarà a posto.
di Lu. Guaz.
Twitter: @KingHunterGuaz