Sasso, vittoria meritata Ora si passa ai playout

ALCIONE

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SASSO MARCONI

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ALCIONE : Vinci, Soldi, Viola, Maini, Montesano, Pio Loco, Piccinocchi, Bonaiti; Morselli; Manuzzi, Bangal. A disp. Leoni, Ortolani, Petito, Lanzi, Dragone, Pasello, Zito, Femminò, Pacifico. All. Cusatis.

SASSO MARCONI: Auregli, Testoni, Saputo (2’ pt Pedrelli), Biguzzi, Medi; Torelli (19’ st Galassi), Colarieti, Draghetti, Jassey (42’ st Boriani), Errichiello (14’ st Grazhdani), Monti. A disp. Genovese, Serra, Fiorentini, Rubini, Casarini. All. Gori.

Arbitro: Colaninno di Nola.

Rete: 29’ st Maini aut.

Note: espulso al 44’ st Genovese dalla panchina per proteste.

Ha arpionato il playout con le unghie e con i denti, e adesso il Sasso Marconi vuol completare l’opera. Perché dovrà andare a vincere in casa della Bagnolese e non sarà affatto facile, ma intanto può dire di averla scampata bella e di aver rimesso a posto le cose grazie a un finale di stagione da urlo, con 7 punti nelle ultime tre giornate e la seconda vittoria esterna di fila ottenuta a Milano contro un Alcione in grado di recitare la parte del rompiscatole. Pareva una domenica stregata per i gialloblù, che a furia di attaccare hanno collezionato palle gol in serie, ma senza trovare il modo di sfondare. Fino a quando però Jassey sbucando con impeto da destra e mettendo dentro un pallone teso sul quale Maini, per evitare guai, ne ha combinati di peggio, gettando la sfera alle spalle di Vinci. Forse era quello l’unico modo per superare l’estremo difensore milanese, che poco prima si era esaltato sul colpo di testa del neo entrato Grazhdani e poi soprattutto su una conclusione da due passi di Draghetti che ha fatto gridare al miracolo in senso inverso. Per un’ora il Sasso ha tenuto in mano il pallino del gioco cercando di fare la partita . Poi, dopo i due super interventi di Vinci, c’ha pensato Jassey a far saltare il banco, regalando una fiammata che profuma di mezza salvezza. L’altra metà i bolognesi dovranno guadagnarsela in casa della Bagnolese, costretti a vincere per ribaltare il fattore campo dovuto al miglior posizionamento in classifica. Ma dopo essere passati per la battaglia dell’Arena (addirittura 10’ di recupero: sembrava non finire mai) nulla sembra spaventare Gori e i suoi ragazzi.

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