San Siro: un secolo di vita con le Olimpiadi 2026. Storia, grandi partite, architettura

Lo stadio di Milano fu inaugurato nel 1926 con un derby amichevole vinto 6-3 dall'Inter sul Milan

Stadio San Siro (Archivio)

Stadio San Siro (Archivio)

Di certo c'è che spegnerà le 100 candeline. Lo stadio di San Siro, secondo quanto stabilito nell'intesa fra Comune di Milano e le due società di calcio che lo utilizzano per i loro incontri casalinghi, Inter e Milan, resterà sicuramente "in piedi" fino alle Olimpiadi invernali del 2026, quando il braciere a cinque cerchi verrà acceso proprio nell'impianto dedicato a Giuseppe Meazza. Essendo stato inaugurato nel 1926, quindi, la casa di nerazzurri e rossoneri farà in tempo a festeggiare il secolo di vita. 

  1. Costruzione
  2. Dopoguerra
  3. Mondiale 1990
  4. Il nuovo secolo

Costruzione e primi anni

Fu l'allora presidente del Milan Piero Pirelli nel 1925 ad avere l'idea di costruire uno stadio per il calcio nelle vicinanze di un altro tempio dello sport milanese, l'ippodromo del trotto. I lavori durarono 13 mesi. Costo totale, 5 milioni di lire. Il progetto fu ispirato agli stadi inglesi. Originariamente è composto da quattro tribune rettilinee. La capienza massima è di 35mila spettatori. La partita inaugurale - ça va sans dire - è un derby. Il 19 settembre si gioca Milan-Inter. E' un'amichevole. Finisce con un pirotecnico 6-3 a favore degli "ospiti" nerazzurri, che allora giocavano all'Arena oggi intitolata a Gianni Brera.

Negli anni '30 lo stadio viene acquistato dal Comune di Milano che nel 1935 realizza un primo ampliamento della struttura. Vengono costruite quattro curve di raccordo fra i rettilinei. La capienza arriva a 55mila posti. Nel 1947 inizia la condivisione fra cugini. L'Inter, infatti, lascia l'Arena e si accasa a San Siro, che dividerà con il Milan. Una coabitazione che non verrà più accantonata.

Il dopoguerra

Nuovo restyling nel 1955, quando viene edificata una struttura portante per un secondo anello di tribune che sovrastano le vecchie postazioni, in parte coprendole. Si arriva a una capienza totale di 85.000 posti (oggi sono poco meno di 76mila), 60mila dei quali a sedere. Vengono aggiunte le rampe elicoidali per l'accesso al secondo anello, arredo che contraddistingue ancora lo stadio, facendone uno dei più riconoscibili al mondo. 

Nel 1957 vengono completati i lavori per la realizzazione dell'impianto di illuminazione notturna. Dieci anni più tardi viene installato il tabellone luminoso elettronico.

Gli anni '80 e il rinnovamento "mundial"

Nel 1980 lo stadio viene intitolato a Giuseppe Meazza, il Peppìn in milanese, il più forte giocatore italiano fra le due guerra, stella dell'Inter (ma giocò anche nel Milan) e due volte campione del mondo con la Nazionale. Negli anni '80 fu utilizzato per alcuni concerti rimasti nella storia della musica italiana. Il primo a esibirsi sul prato calcato da rossoneri e nerazzurri fu Bob Marley, la star del reggae, lui stesso grande appassionato (e praticante) di pallone. E' il 27 giugno: quell'esibizione, insieme a quella di Torino, fu l'unica in Italia dell'ex leader degli Wailers, deceduto l'anno dopo, nel 1981. Nel 1984 tocca a Bob Dylan e Santana. Seguiranno, fra gli altri, Bruce Springsteen, David Bowie e Michael Jackson, oltre a numerosi live degli italiani Vasco Rossi e Ligabue (due volte).

Nel 1990 è tempo della ristrutturazione più importante. L'occasione sono i Mondiali organizzati in Italia. Viene realizzato un nuovo anello, il terzo, e vengono coperti tutti i posti a sedere, attraverso lastre in policarbonato incorniciate da una griglia in metallo rossa che aumenta, se possibile, la caratterizzazione dello stadio. Il debutto è sfortunato per una delle due squadre che a San Siro hanno la loro casa. Il 25 aprile 1990 il Milan viene sconfitto nella finale di ritorno della Coppa Italia. E' la Juventus, grazie a un gol di Galia, a festeggiare il primo trofeo nella struttura rinnovata, nella quale anche i seggiolini hanno colori nuovi (rosso e arancione sui rettilinei, verde nella curva nord, "tana" del tifo nerazzurro più caldo e blu nella curva sud, luogo di ritrovo degli ultras del Milan).

Pochi mesi dopo, l'8 giugno, San Siro ospita la partita inaugurale dei Mondiali tricolori: il Camerun, a sorpresa, batte l'Argentina campione del mondo guidata da Maradona con un gol di Omam-Biyik, attaccante che vedremo anche in Italia in una breve e sfortunata esperienza alla Sampdoria.

Il nuovo secolo e le grandi finali

Negli anni 2000 lo stadio milanese torna ad accogliere grandi finali europee, dopo un'assenza di oltre trent'anni (nel 1965 l'Inter potè alzare la Coppa dei Campioni sul prato di casa, battendo il Benfica 1-0). Entrambe le finali del nuovo secolo sono di Champions League e si sono concluse ai rigori. Nel 2001 il Bayern Monaco batte il Valencia, nel 2016 il Real Madrid di Cristiano Ronaldo e Zinedine Zidane in panchina supera l'Atletico Madrid nell'unico altro derby - Milan-Inter a parte, mai disputato a San Siro. 

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro