REDAZIONE MILANO

Ruggeri: "Io alla Pro Sesto? Un caso del destino"

L’avvocato ha un debole per il gioco del calcio. E adesso, dopo averlo praticato, lo predica con buoni risultati alle ragazze della Pro Sesto.

Che, guardacaso, stanno dominando il girone A del campionato di serie C. Domani affronteranno in trasferta il Torino Women, secondo in classifica con un distacco di 11 punti. Il primato è anche merito di Andrea Ruggeri, classe 1969, avvocato con studio a Milano, e grande appassionato di football. Anche perché il mister biancoceleste non è uno sportivo da bar, ma vanta trascorsi operativi: nelle giovanili del Varese ha avuto dei docenti come Ambrogio Borghi, Pietro Anastasi, Giorgio Morini e Pietro Maroso. Con il club biancorosso ha archiviato in serie C 20 presenze e due reti. In seguito nella Pro Lissone ha avuto come allenatore Gianfranco Motta, negli anni Novanta mister della Pro Sesto in serie C. Ruggeri fa esperienze in tutti i campionati dilettantistici, dall’Eccellenza alla Terza categoria. Il suo destino e il calcio femminile si incrociano quando sua figlia Emma, classe 2002, allora 11enne, vuole cimentarsi in questo sport. Gioca dapprima nel Villapizzone e poi nelle Dreamers.

La marcia d’avvicinamento di Ruggeri verso l’altro football ha un’accelerata durante una serata in famiglia. "Era a cena da noi – precisa – l’ amico Bruno Colonna, mio vice alla Pro Sesto. Bruno disse che voleva partecipare a un corso per allenatori. Mia moglie Sylvie, incautamente, mi chiese perché non mi iscrivessi pure io".

Andrea rispose sì. Si ritrovò così sulla panchina delle Dreamers, salvate dalla retrocessione, e poi su quella della Pro Sesto. "Di sogni nel cassetto - conclude - non ne ho. Sono, piuttosto, uno che ogni mattina apre il cassetto per vedere se c’è qualcosa di nuovo. Ma dico che il calcio femminile è una pagina sulla quale c’è ancora tanto da scrivere".

Sergio Gianni