
Handanovic raccoglie il pallone dalla porta
Milano, 1 novembre 2014 – Doveva essere la partita scaccia-crisi, per l'una o per l'altra. Da una parte infatti l'Inter di Walter Mazzarri, vincente nelle ultime due uscite ma contestata, se non per i risultati, certamente per il gioco. Dall'altra parte invece un Parma da sei sconfitte in fila in questa Serie A, record negativo da quando i ducali sono approdati nel massimo campionato. Alla fine gioisce il Parma di Donadoni, con l'Inter (veramente in partita solo per 35 minuti nel secondo tempo) sconfitta 2-0.
I nerazzurri in trasferta provano a fare la partita, facendo girare palla nel tentativo di scardinare la difesa di casa: al 3' è Obi a provare la conclusione dalla distanza ma la sua bordata è deviata da Felipe. Non passano nemmeno due minuti ma a colpire è a sorpresa il Parma. Rispoli mette palla al centro dalla destra, Vidic non ci arriva di testa e l'ex Juventus De Ceglie anticipa Obi e batte Handanovic in spaccata per l'1-0. Mazzarri si alza in piedi e predica calma ai suoi ma i nerazzurri accusano il colpo. Il Parma infatti comincia a crederci per davvero e al 10' Acquah ha l'occasione per raddoppiare: Cassano libera con un velo Lodi, che serve il centrocampista gialloblù sulla corsa ma il suo tiro non trova la porta. Al 17' si rivede l'Inter, Dodò affonda una percussione sulla sinistra, serve Obi sul secondo palo ma il suo colpo di testa viene disinnescato dalle manone di Mirante. I nerazzurri fanno molto più possesso ma a pungere al 31' è ancora il Parma con Cassano che, servito dall'ottimo lancio di Lodi, calcia di prima intenzione verso Handanovic dal limite dell'area, Vidic devìa spiazzando il numero uno milanese ma la palla si spegne di pochissimo a lato.
Secondo tempo e sono ancora gli uomini di Donadoni a mettere pressione ai nerazzurri: dopo un cross al centro Josè Mauri riesce a servire Lodi, che però non inquadra la porta da buonissima posizione. La reazione dell'Inter parte dai piedi di Kuzmanovic che al 48' con un destro secco prova a sorprendere da lontano Mirante: il portiere ducale però è ben piazzato e guarda la palla sfilare a lato. Mazzarri butta in campo Hernanes al posto di Obi e l'Inter cambia faccia e attacca con maggiore voracità. Kovacic prova a inventare per le punte nerazzurre ma i teminali offensivi dell'Inter faticano a trovare spazi: al 57' con una palla deliziosa cerca allora di liberare Kuzmanovic, anticipato però prima del tiro da Lucarelli. L'inter non molla e al 60' ancora Kuzmanovic da fuori prova a sorprendere Mirante, senza fortuna. Al 62' tocca al profeta Hernanes scovare Icardi con un lancio di 40 metri, palla girata ancora per Kuzmanovic che però cade prima di colpire. E' sempre Inter al 68' con il solito Kovacic a disegnare per Palacio, ma l'ex Boca spreca e spedisce in curva. Un minuto e sempre Kovacic decide questa volta di mettersi in proprio, ma il suo diagonale è sfortunato e si infrange sul palo, così come le residue speranze nerazzurre. Al 76' infatti, puntuale, arriva la beffa: Cassano al limite dell'area ubriaca, praticamente da fermo, tutta la difesa dell'Inter, il suo tiro viene deviato e arriva sui piedi di un solissimo De Ceglie, che può così festeggiare la prima doppietta della sua carriera. I nerazzurri provano ancora ad attaccare ma il Parma si chiude bene e, anzi, all'85' rischia persino di centrare il tris con Ghezzal in contropiede, ma Handanovic è bravissimo questa volta a chiudere lo specchio. Si interrompe così la striscia negativa del Parma, mentre l'Inter ripiomba all'inferno.