
Stefano Pioli di nuovo sulla panchina del Milan
Milano, 3 dicembre 2020 – A San Siro i rossoneri cercano i tre punti per avvicinare la qualificazione ai sedicesimi di Europa League e ritrovano in panchina il loro mentore Stefano Pioli, guarito dal Covid-19. La strada si fa però subito in salita per il Diavolo che al Meazza va sotto di due gol dopo appena 13 minuti salvo poi realizzare una rimonta perfetta vincendo 4-2 e strappando il pass per i sedicesimi con un turno di anticipo grazie alla contemporanea vittoria del Lille contro lo Sparta Praga. Negli ultimi cinque incontri ufficiali tra Milan e Celtic i rossoneri non hanno mai perso, pareggiando solo una partita. Nove i gol fatti dal Diavolo, uno dai biancoverdi. Solito turnover moderato per Pioli: ancora assenti Ibra e Leao, davanti c'è Rebic con Hauge titolare nei tre alle sue spalle mentre in difesa Dalot e Gabbia partono da primo minuto. Fuori dalla lista dei convocati del Milan anche Musacchio, alla ricerca della migliore condizione dopo un lunghissimo periodo di inattività, e Conti, a quanto pare per scelta tecnica.
Doppia doccia gelida
Appena iniziata la partita, Hauge si mette subito in mostra con una bella progressione e i rossoneri sembrano dettare il ritmo partita ma al 7’ gli scozzesi trovano il vantaggio: erroraccio del Milan in fase di impostazione, con Donnarumma che passa un pallone rischiosissimo a Krunic, controllo sbagliato, Rogic ruba palla e col sinistro trova il rasoterra all'angolino. Dopo il gol preso Pioli è anche costretto a sostituire Kjaer con capitan Romagnoli a causa dell’infortunio del difensore incapace di continuare il match e al 13’ è ancora Celtic: Christie è bravo a trovare Edouard in profondità, mettendo l'attaccante francese davanti a Donnarumma e, freddissimo, lo supera con uno splendido tocco sotto per lo 0-2. Un inizio da incubo per il Milan che fatica a contenere il pressing scozzese e al 14’ il portiere rossonero evita il tris fermando una conclusione di McGregor da ottima posizione.
Reazione
Al 23’ Rebic si guadagna una buona punizione dal limite dell’area di cui si fa carico Calhanoglu e il turco disegna la parabola perfetta per accorciare le distanze: 1-2 e Barkas immobile a vedere il pallone entrare in porta. Tre minuti dopo il Diavolo ritrova testa, concentrazione e soprattutto la via del gol. A segnare il 2-2 ci pensa Castillejo che da due passi in area di rigore batte Barkas inesorabilmente: ancora Calhanoglu inventa dalla sinistra mettendo al centro un bel pallone su cui si avventa lo spagnolo mettendo in rete sotto la traversa. Il Milan dopo aver riportato l’equilibrio in campo si scatena e mostra la mentalità palesata finora in stagione: prima Castillejo si divora il tris mandando fuori il suo sinistro, poi è Calhanoglu a provarci direttamente dalla bandierina ma l’estremo difensore del Celtic è attento. Dopo le due vampate iniziali, però, gli ospiti sembrano aver perso lo smalto necessario per impensierire di nuovo la difesa rossonera che controlla fino all’intervallo facendo però preludere a una ripresa apertissima.
Grande rimonta
Per la seconda frazione di gara Pioli sostituisce uno spaesato Krunic per Tonali ma è Kessiè il primo a mirare alla porta scozzese dopo 2 minuti ma il suo tiro a giro è troppo debole e centrale. Ci pensa allora Hauge al 50’ a far esultare i rossoneri: il norvegese prende palla sulla sinistra, dribbla un paio di avversari e poi la piazza all'angolino con un interno destro piazzato sul palo lontano. Gli scozzesi dopo la rimonta subita provano a riorganizzarsi ma i padroni di casa riescono a controllare le folate offensive e Pioli attua un preciso turn over, puntando su Diaz e Bennacer al posto di Kessiè e Calhanoglu. Al 62’ Frimpong spaventa il Milan con un sinistro a fil di palo dopo aver evitato Hernandez con una finta di calciare col destro dimostrando che il 3-2 non è un risultato sicuro per il Diavolo e dieci minuti dopo Christie su calcio piazzato esalta la reattività di Donnarumma che manda in angolo. I rossoneri mettono però in ghiaccio la partita calando il poker: assist al bacio di Hauge e rete bellissima con un tocco morbido di Brahim Diaz, freddissimo davanti a Barkas. Il Diavolo gestisce con calma gli ultimi minuti di gioco e al triplice fischio può festeggiare la qualificazione ai sedicesimi con un turno di anticipo.