Milan-Inter di Champions, Dzeko e Mkhitaryan abbattono il Diavolo: ma la sfida è ancora aperta

Due gol in tre minuti per il biscione: rossoneri annichiliti, perdono anche Bennacer per infortunio

L'esultanza di Dzeko dopo il gol contro il Milan

L'esultanza di Dzeko dopo il gol contro il Milan

Milano, 10 maggio 2023 – Una serata stellare, una serata magica dove tutti gli occhi del mondo si sono focalizzati su un San Siro andato totalmente sold out per ospitare l’euroderby di andata in semifinale di Champions League: il Diavolo ospita i nerazzurri di Inzaghi privo del suo gioiello portoghese, Rafael Leao, nemmeno convocato in via precauzionale dopo l’elongazione all’adduttore della coscia destra accusato nel match contro la Lazio. Alla fine i nerazzurri espugnano il fortino del Diavolo per 2-0 grazie alle reti nel giro di tre minuti di Dzeko e Mkhitaryan che lanciano la truppa di Inzaghi verso la finalissima di Champions. 

In campo

Pioli per sostituire il lusitano, in tribuna, opta per Saelemaekers a sinistra, sulla trequarti anche Brahim Diaz e Bennacer, con Giroud centravanti. Tonali-Krunic davanti alla difesa con Kjaer-Tomori al centro e capitan Calabria e Theo Hernandez sulle fasce. In casa nerazzurra Calhanoglu vince il ballottaggio con Brozovic come registra in campo, in attacco Dzeko viene preferito a Lukaku. Darmian-Acerbi-Bastoni il trittico in difesa con Dumfries e Dimarco a completare.

Inter micidiale

Il direttore di gara Manzano dà il fischio di inizio al match e i ritmi sono subito altissimi ma dopo 8 minuti lo score sul tabellino cambia subito: Dzeko si smarca da Calabria e devia con un piattone in porta il corner di Calhanoglu.

Tre minuti dopo la doccia per il Milan si fa ancora più gelida: cross di Dimarco dalla sinistra, inserimento di Mkhitaryan che sfrutta un errore di Tonali e buca le mani di Maignan. Nonostante il doppio vantaggio i nerazzurri non accennano a rallentare e al quarto d’ora è Calhanoglu a sfiorare il tris colpendo in pieno il palo, seguito da Barella che spara alle stelle da buona posizione: in casa rossonera piove sul bagnato, perché al 16’ Pioli è costretto a sostituire Bennacer con Messias.

Il lungo giro palla del Milan non trova sbocchi interessanti mentre l’Inter macina gioco e sembra poter arrivare dalle parti di Maignan con una facilità disarmante: i rossoneri si fanno vedere al 25’ con la punizione da sinistra di Tonali respinta, però, dalla difesa nerazzurra.

Alla mezz’ora Manzano concede un penalty per presunto fallo di Kjaer su Lautaro Martinez ma, dopo il check al Var, torna i suoi passi annullando la decisione: scelta accolta con un’ovazione da parte dei tifosi rossoneri che, però, continuano a soffrire di fronte a un’Inter padrona del campo soprattutto in mezzo dove Tonali e Krunic non riescono a far filtro. Al 34’ Lautaro prova il destro dal limite e la palla va alta non di molto, seguito subito dopo da Dumfries che, servito da Dimarco, non trova la deviazione giusta, mentre i rossoneri trovano un paio di palloni giocabili prima dell’intervallo: prima Messias prova a mettere al centro per Giroud che cerca la girata al volo ma viene contrastato da Darmian, poi Saelemaekers guadagna il fondo provando a crossare ma viene chiuso ancora dal 36 nerazzurro.

Al 44’ giallo per Krunic che aveva chiesto l’ammonizione per Mkhitaryan reo di aver steso Brahim con una sbracciata ma il 33 rossonero viene punito per proteste. Si va all’intervallo con l’Inter avanti di due gol dopo un primo tempo aggressivo e concreto a livelli massimi.

Palo di Tonali

Nessun cambio da parte di Pioli e Inzaghi e il match riprende il Milan più pressante: Diaz tenta la conclusione di mancino in porta ma la mira non è precisa, seguito a ruota da Messias che prova un tiro da destra che si spegne sul fondo ben imbeccato da Tonali, mentre l’Inter sfiora il tris con Dzeko ma il bosniaco, a tu per tu con Maignan, si fa chiudere dal portiere francese di piede. Sembra comunque un Milan diverso dal primo tempo, almeno nelle intenzioni: al 58’ Pioli si gioca le carte Thiaw per Kjaer e Origi al posto di Saelemaekers mentre poco dopo Inzaghi opta per Brozovic a sostituire Mkhitaryan con Calhanoglu che va a fare la mezzala: al 63’ Tonali colpisce un palo clamoroso dopo una bell’azione sull’asse Origi-Diaz-Giroud.

De Vrij e Lukaku sono le scelte del tecnico interista al posto di Dimarco e Dzeko a venti minuti dalla fine, con Darmian spostato a sinistra, mentre poco dopo butta nella mischia Gagliardini al posto di Calha e Correa per Lautaro. Kalulu e Pobega sono invece le ultime carte di Pioli al posto di Calabria e Brahim Diaz: all’83’ il Milan conquista un calcio di punizione da buona posizione per fallo di Gagliardini su Theo, della battuta si incarica lo stesso francese che manda alto sopra la traversa.

Nei quattro minuti di recupero concessi da Manzano (direzione quantomeno discutibile e scelte poco chiare) l’Inter cerca di gestire il pallone e allungare il brodo con perdite di tempo evitabili mentre il Milan ci prova con Pobega (sinistro potente ma centrale e facile preda di Onana). Il tempo scade e per il Diavolo, ora, Istanbul è molto lontana. Servirà capire i motivi di un primo tempo totalmente sbagliato e recuperare il prima possibile Leao.

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