
Santiago Gimenez, ancora titolare nel 3-5-2 di Allegri
Milano, 13 settembre 2025 - “Col Bologna bisogna vincere, dopo aver perso in casa con la Cremonese. Per centrare il nostro obiettivo: tornare in Champions”. Chiaro, chiarissimo. Firmato Massimiliano Allegri, alla vigilia della sfida di domani sera, domenica 14 settembre, a San Siro (previsti 70mila spettatori), con inizio alle ore 20.45. Non ci sarà Leao: “Probabilmente non rientrerà nemmeno a Udine. Forse con il Napoli”.
Il tecnico ha spiegato la situazione del portoghese: “Ha un problema al soleo, che sia elongazione o stiramento cambia poco, si tratta di un muscolo pericoloso. A parte Jashari, gli altri ci saranno tutti: Estupinan sta bene, anche Pulisic che non ha problemi alla mano. Rosa ristretta? Abbiamo 19 giocatori di movimento, più alcuni giovani bravi dell'Under 23: è il numero giusto per questa stagione”.
Il “soldato” Adrien
Ci sarà anche il pupillo Rabiot: “Titolare? Non lo so, devo vedere come devo vedere come stanno quelli che sono rientrati dalla nazionale, soprattutto quelli che hanno viaggiato molto. Gimenez è rientrato bene, ha anche segnato con il Messico, sono contento: è bravo e ha il gol nelle gambe, è arrivato a gennaio in una squadra come il Milan, serve tempo. E credo che farà un'ottima stagione. Nkunku è il più indietro perché si è allenato a parte a Londra, quindi ha fatto con noi due settimane, ha mezz'ora nelle gambe”.
C'è chi dice che con Vlahovic il Milan sarebbe sicuramente almeno da quarto posto: “Nel calcio ci sono tanti imprevisti e variabili, inutile dire con quello si vince e con l'altro no. Bisogna lavorare per creare i presupposti. Tutto il resto sono chiacchiere, simpatiche da sentire, vanno anche bene: io nel calcio non ne faccio, di sicuro non c'è niente, solo che bisogna lavorare”.
Il fatalismo di Max
Di sicuro c'è l'ipotesi che Milan-Como, in programma l'8 febbraio con San Siro indisponibile per la cerimonia di apertura di Milano-Cortina, si giochi a Perth, in Australia: “Sono decisioni che spettano agli organismi di competenza. Purtroppo si va verso una globalizzazione totale, bisogna accettarla: l'Nba è venuto a giocare in Europa, se ci dicono di andare a Perth andiamo, se ci dicono di giocare in Italia idem”.
Sulla difesa da migliorare, chiodo fisso del tecnico: “Il problema non è solo dei difensori, è tutta la squadra che deve difendere in un certo modo. Tutti abbiamo la voglia di migliorarci, tutti si devono mettere in discussione tutti i giorni”. In attacco, invece, Gimenez o Leao possono arrivare a 15 gol? “Non lo so, ma dovranno essere determinati a farli. Non solo loro: Pulisic, anche Loftus-Cheek non può non segnare. Anche Fofana, anche il giovane Balentien. Rabiot ha detto che vuole farne almeno 10? Io spero che ne faccia almeno 8”.
Rispetto alle attese estive sul 4-3-3, Allegri sta optando per il 3-5-2: “Domani vedo di sceglierne 11 buoni. Non è questione di moduli, ma di caratteristiche. Io semplifico: quando abbiamo la palla dobbiamo fare gol, quando non l'abbiamo dobbiamo difendere”. Chiaro, chiarissimo.
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